Entrano nel vivo le celebrazioni degli scout per i loro cento anni di vita. L’inizio ufficiale è avvenuto il 22 febbraio scorso, con la tradizionale Giornata del pensiero, momento annuale in onore del fondatore Baden Powell. Da quel giorno i ragazzi con fazzolettone al collo e calzoni corti hanno potuto cucire sulla camicia blu il distintivo del centenario, un logo a diffusione mondiale che ricorda come lo scoutismo sia «un mondo, una promessa».C’è già chi canta la canzone ufficiale del centenario con lupetti o esploratori, magari mettendo a punto le ultime note per un’altra ricorrenza importante. Il 23 aprile la Chiesa e soprattutto gli scout festeggiano San Giorgio, nobile cavaliere errante che ispirò a Baden Powell le regole cavalleresche a cui deve obbedire chi recita la promessa scout.A maggio poi tutti in piazza per un’iniziativa nazionale che ha trovato l’adesione anche dei gruppi aretini. «Noi, voi, tutti, in piazza» è il titolo della giornata di festa che gli scout dell’Agesci proporranno ai concittadini aretini, ma anche nella quattro vallate in cui è presente il movimento.I campi estivi, poi, strapperanno la lacrima agli ex scout con la solenne celebrazione del 1° agosto: chiunque abbia fatto la promessa nella propria vita è chiamato a rinnovarla alle 8 in punto. Ad ottobre il consiglio della zona di Arezzo ha in cantiere altre importanti iniziative. Una mostra itinerante sullo scoutismo farà tappa ad Arezzo e sempre verso la fine dell’anno si svolgerà in città un convegno sul ragazzo. E’ questo il modo per riaffermare la centralità del ragazzo/a nella proposta educativa di Agesci e Cngei, rispettivamente scout cattolici e laici. Sarà attivata una collaborazione col Provveditorato agli Studi, gli insegnanti, le altre realtà educative provinciali ed esperti nazionali di pedagogia e ricerca sociale. L’idea è anche quella di distribuire questionari affinché si possa avere il polso della realtà giovanile sul nostro territorio.Insomma tante iniziative nella nostra zona, ma anche un filo diretto con tutti gli altri ragazzi del mondo che condividono l’esperienza scout. A tale proposito, c’è un nutrito gruppo di aretini che parteciperanno al «Jamboree» del centenario in Inghilterra, nel luogo dove un secolo fa Baden Powell sperimentò il primo campo scout. Saranno loro i nostri ambasciatori al campo mondiale, mai così grande, mai così significativo. E saranno loro a portare il nome di Arezzo nella terra d’origine della scoutismo.Luca Salvadori