Cet Notizie
Gli auguri alla Curia per il Natale 2004
Signori Cardinali,
distinti Membri della Curia e Prelatura Romana!
1. All’approssimarsi del Natale si fa più intenso l’invito della Liturgia: Descendit de caelis Salvator mundi. Gaudeamus!
E’ un invito al
Sono questi i sentimenti che provo nel corso di questo consueto e desiderato appuntamento di fine d’anno. Il Cardinale Decano a nome vostro mi ha formulato fervidi voti augurali per le imminenti festività, sullo sfondo delle celebrazioni per il XXV di Pontificato. Lo saluto e lo ringrazio, come pure saluto tutti voi, Signori Cardinali, Vescovi e Prelati, comprendendo in un solo atto di riconoscenza e di affetto gli Officiali e Collaboratori della Curia Romana, del Vicariato di Roma e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
Sono spiritualmente vicino a tutti voi, grato per il lavoro che prestate a servizio di questa Cattedra di Pietro, ciascuno secondo le proprie competenze e i propri incarichi. Gesù che nasce vi ricolmi dei suoi doni di grazia e di bontà, e vi ricompensi per la quotidiana fatica, che svolgete spesso nel silenzio e nel nascondimento. Fatevi interpreti di questi miei sentimenti con i sacerdoti, i religiosi e i laici che collaborano con voi.
2. Ritorno con la mente al primo incontro con i Membri della Curia Romana, che ebbe luogo il 22 dicembre – proprio come oggi – del 1978. Venticinque anni fa!
Desidero dirvi subito, carissimi Fratelli, che durante questi anni ho potuto ammirare con gratitudine l’intelligenza e la dedizione con cui prestate il vostro servizio al Successore di Pietro. Vos estis corona mea, vi dicevo allora con san Paolo (cfr Fil 4,1). Lo ripeto volentieri quest’oggi, perché voi “siete diventati ad un titolo specialissimo miei congiunti’ secondo quella comunione trascendente che si chiama ed è la vita ecclesiale” (Insegnamenti, I, 1978, p. 394).
Come avrei potuto adempiere i compiti affidatimi senza la vostra fedele collaborazione? Ricordo con animo riconoscente tutti coloro che, durante gli anni passati, si sono avvicendati nelle rispettive mansioni. Per quanti il Signore ha già chiamato a sé prego ogni giorno, invocando per loro la meritata ricompensa.
3. Unico è il fine per il quale tutti insieme ci affatichiamo:
Mai, pertanto, venga meno nel nostro ministero la fedeltà a Colui che ci ha intimamente associati al suo sacerdozio! Al centro della nostra esistenza
Questo ho voluto porre in evidenza nell’Enciclica Ecclesia de Eucharistia, come pure nelle Esortazioni post-sinodali Ecclesia in Europa e Pastores gregis, promulgate nel corso del 2003. A questo ho mirato nel pubblicare di recente la Lettera apostolica Spiritus et Sponsa nel quarantesimo anniversario della Sacrosanctum Concilium e il Chirografo per il centenario del Motu proprio “Tra le sollecitudini” sulla musica sacra.
E non è forse l’amore per Cristo che ha spinto in ottobre
L’amore per Cristo ha pure guidato
4. L’Europa! Non posso non notare che il Continente europeo ha attraversato quest’anno e continua a vivere
L’Europa ha bisogno in primo luogo di
5. Essere testimoni di pace;
Il Bambino di Betlemme, che ci prepariamo ad accogliere nel mistero del Natale, rechi nel mondo il dono prezioso della sua pace. Ce l’ottenga Maria, al cui Santuario di Pompei mi sono recato in pellegrinaggio lo scorso mese di ottobre, per coronare in modo solenne l’Anno del Rosario.
Con questi sentimenti porgo i miei auguri a voi tutti per le prossime Festività Natalizie e per il Nuovo Anno, mentre di cuore vi benedico. Buon Natale!