Arte & Mostre
Gli arazzi di Cosimo de’ Medici tornano a Firenze. Nardella: grazie Mattarella
«Grazie a un protocollo d’intesa firmato dal segretariato generale della presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, e dal segretario generale del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Carla Di Francesco, verranno esposti a rotazione, quattro alla volta, i dieci arazzi di proprietà delle Gallerie degli Uffizi in deposito al Comune di Firenze e i dieci arazzi della dotazione presidenziale. Il segretariato generale della presidenza della Repubblica ha infatti raccolto la proposta del comune di Firenze promuovendo la creazione di un gruppo di lavoro congiunto, anche con rappresentanti del ministero dei Beni e delle attività culturali, per dar vita a un progetto che valorizzasse l’importante ciclo tessile».
Ancora: «Negli anni tra il 1546 e il 1553 l’arazzeria ducale medicea realizzò questo grandioso ciclo di venti arazzi, tessuti sulla base dei disegni di Agnolo Bronzino, Pontormo e Francesco Salviati. Dopo l’unità d’Italia il ciclo entrò a far parte della dotazione della corona e nel 1882 dieci dei venti arazzi furono trasferiti a Roma come arredo delle sale di rappresentanza del palazzo del Quirinale. I venti arazzi sono stati riuniti per la prima volta dall’800 in occasione della mostra dal titolo Il principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino, allestita nel palazzo del Quirinale, al Palazzo Reale di Milano e a Palazzo Vecchio a Firenze, per un anno, nel febbraio 2015-2016. Per l’occasione la sala dei Duecento di Palazzo Vecchio è stata adeguata ad una funzione museale tramite la predisposizione di apparecchiature per il controllo del microclima, delle polveri e dell’illuminazione, e sarà inserita nei percorsi di visita del palazzo. Tutte le spese saranno a carico del comune di Firenze.
La notizia è stata accolta con enorme soddisfazione da parte del sindaco Dario Nardella, a margine di una conferenza stampa. «L’accordo dura tre anni ed è rinnovabile fra le parti – afferma -. Quindi, si tratta di una conquista molto importante non solo per Firenze, ma in generale per la cultura italiana, perché si restituisce la formazione originale dei 20 arazzi delle storie di Giuseppe. È stato davvero un gran bel risultato, contiamo di portare i primi arazzi a luglio». Poi, assicura, «penseremo anche a organizzare un’altra bella manifestazione insieme al Quirinale su questa grande collezione». Nardella elogia lo sforzo collettivo che ha reso possibile un traguardo che ha il sapore della storia. «È una battaglia che abbiamo portato avanti grazie anche all’intervento di quotidiani, cittadini, istituzioni culturali e che ha trovato un ascolto attento da parte del capo dello Stato», ricostruisce la vicenda. «Voglio ringraziare personalmente il presidente Mattarella a nome di tutta la città – puntualizza -, poiché ha consentito che si realizzasse una cosa che non avremmo mai immaginato». Vale a dire, «la riunione che non avveniva dai tempi di Firenze capitale d’Italia dei 20 arazzi, attraverso questo accordo che prevede il loro spostamento nella nostra città: verranno esposti a turnazione di 4 per volta nella sala dei Duecento e prevede anche eventuali mostre o esposizioni di altra natura sia a Firenze che al Quirinale o anche in altri luoghi, d’accordo coi soggetti firmatari».