È giunta nelle ultime ore al Palazzo di Vetro la dichiarazione del regime di Saddam Hussein sulle armi di distruzione di massa richiesta dalla risoluzione 1441 delle Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il dossier, lungo quasi 12mila pagine, in arabo e in inglese, è composto da una decina di testi e dischetti per computer. La sezione relativa agli armamenti nucleari è già stata consegnata all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), con sede a Vienna. Una copia della dichiarazione spetta al Consiglio di sicurezza ed un’altra all’agenzia degli ispettori dell’Onu, la Unmovic, che fa capo ad Hans Blix. Lo stesso Blix riferirà domani al Consiglio in quanto tempo i suoi esperti contano di analizzare il mega-dossier’, tradurre le parti in arabo e tagliare quelle che devono invece rimanere top secret’ per motivi di sicurezza. Da parte sua, il direttore generale dell’Aiea, Mohammed el Baradei, ha già fatto sapere che i suoi collaboratori avranno bisogno di tempo per formulare una valutazione sul materiale fatto pervenire dal’Iraq in merito alle sue armi non convenzionali ed in particolare a quelle nucleari. Da Tokyo, dove è impegnato in un tour asiatico, el Baradei non ha anticipato una scadenza precisa entro la quale l’Aiea si pronuncerà, ma ha sottolineato che per giungere ad una conclusione così importante sono necessari il massimo possibile di informazione e fatti. Va ricordato che l’Aiea ha dieci giorni per consegnare al Consiglio di sicurezza un rapporto preliminare sulla dichiarazione di Baghdad. Quello definitivo è atteso per il 27 gennaio. Misna