Toscana

Giunta regionale, entra Rifondazione. Scoppia il caos in Consiglio

di Simone Pitossi

Una giunta nuova, l’entrata di Rifondazione, un Consiglio straordinario e un ricordo al Tar. La politica agostana non è stata da spiaggia. Mai si era visto una vita così animata duranta quella che doveva essere la pausa estiva. Infatti all’inizio di agosto il presidente Martini, dopo tanti rinvii, ha annunciato la nuova Giunta regionale e la contestata entrata in maggioranza di Rifondazione comunuista. A questo punto l’opposizione non è rimasta al mare ma ha sfoderato il contrattacco.

Lo scontro è avvenuto in aula il 16 agosto. Una mozione approvata e dieci bocciate. Con questo risultato si è concluso il Consiglio regionale straordinario, durato oltre sei ore. La mozione approvata è quella firmata da Alberto Monaci, capogruppo del Pd, Pieraldo Ciucchi, capogruppo dello Sdi, Alessia Petraglia, capogruppo di Sd e da Aldo Manetti (Prc). Nel testo si esprime «condivisione all’operato del presidente Martini in ordine alle iniziative assunte nell’ambito della nuova organizzazione della Giunta regionale», si riconferma «la piena validità del programma di governo come attualizzato nel Programma regionale di sviluppo e nel Dpef 2008», e si invita «la Giunta a confermare la massima disponibilità al dialogo e al confronto con il Consiglio, nell’ambito dei rispettivi ruoli, per realizzare tempestivamente ed efficacemente gli attesi impegni per lo sviluppo complessivo della Toscana così come definiti nel Prs e nel Dpef 2008».

Contro la mozione ha votato tutto il centrodestra. A favore ha votato invece tutta l’Unione ad eccezione di Luciano Ghelli, capogruppo del Pdci, che si è astenuto. «Non condivido – ha detto Ghelli –, come punto di principio, la condivisione in merito alla nuova Giunta, ma il consigliere Marco Montemagni vota a favore e rispecchia l’orientamento del gruppo». Mario Lupi, capogruppo dei Verdi, non ha firmato la mozione ma l’ha votata. «Chiedo – ha però precisato – di essere coinvolto quando si scrivono gli ordini del giorno: avrei partecipato volentieri alla stesura». In merito alle mozioni bocciate, tre sono state presentate dal gruppo di Alleanza nazionale, una da Lupi e Ghelli, e sei da Forza Italia. An chiedeva, tra l’altro, a Martini di dimettersi e di tornare al voto, di revocare la nomina del nuovo assessore di Rifondazione e, in generale, di revocare le nomine operate in Giunta. Lupi e Ghelli chiedevano di «aprire una fase di revisione dello Statuto inerente al rapporto tra Consiglio ed esecutivo, anche alla luce del rimpasto di Giunta, per accrescere il ruolo e le funzioni dell’assemblea elettiva».

Forza Italia, nelle sue mozioni, chiedeva tra l’altro la riduzione del numero degli assessori, di «respingere tutte le politiche in cui vi sia una sostanziale legittimazione dell’indifferenza dello Stato e delle istituzioni verso la scelta tossicomane e di ribadire il principio che qualsiasi uso di droga “leggera” o “pesante” non può mai essere considerato lecito». E poi il ricorso che Alleanza federalista presenterà al Tar. Lo hanno annunciato il consigliere regionale di Alleanza federalista Virgilio Luvisotti e il capogruppo Jacopo Ferri. «Claudio Martini – ha spiegato Luvisotti – con la nomina di un assessore di un partito che ha partecipato alla ripartizione dei seggi in quota alla minoranza, ha di fatto violato la legge elettorale, che all’articolo 17 prevede una rappresentazione minima garantita all’opposizione del 35%. Rifondazione comunista, conseguentemente, entra nella coalizione di governo e trasferisce i seggi che appartengono per legge all’opposizione alla maggioranza». Infine la sostituzione. Diego Ciulli, 23 anni, studente di economia, è il nuovo consigliere regionale entrato al posto del nuovo assessore Paolo Cocchi. (nella foto, la presentazione della prima giunta Martini)

LA NUOVA GIUNTA REGIONALE

La nuova giunta si compone di 14 membri, e vede l’ingresso di Rifondazione comunista. Marco Betti (Verdi), Eugenio Baronti (Rc) e Paolo Cocchi (Ds) sono i nuovi assessori, che subentrano ai dimissionari Marino Artusa e Mariella Zoppi. Rispetto al numero precedente dei componenti si aggiunge il nuovo assessore nominato a seguito dell’ingresso in maggioranza di Rifondazione comunista. Ecco le deleghe:– a Marco Betti, nato a Pisa nel 1948, sono state assegnate le deleghe difesa del suolo e servizio idrico, nonché la protezione civile e le politiche per la montagna;– a Eugenio Baronti, nato a Capannori nel 1954, vanno le deleghe alla ricerca, all’università, al diritto alla casa (compresa la tutela dei consumatori);– a Paolo Cocchi, nato nel 1958 a Barberino di Mugello, sono state attribuite le deleghe sulla cultura, turismo e commercio.Il decreto firmato dal presidente Claudio Martini contiene inoltre la riorganizzazione delle deleghe agli attuali assessori:Giuseppe Bertolucci mantiene il bilancio e le politiche del mare ed assume il coordinamento delle partecipate (aziende, enti e fondazioni in cui è presente la Regione Toscana);Annarita Bramerini assume le deleghe per l’energia e la tutela dell’ambiente (rifiuti, smog, energia, bonifiche, Via e Vas, attività di indirizzi per Arpat);Riccardo Conti mantiene le infrastrutture e il territorio ed assume la delega alla programmazione e coordinamento per gli interventi di tutela del paesaggio;Gianni Salvadori mantiene le politiche sociali e assume quella per lo sport;Gianfranco Simoncini mantiene istruzione, formazione e lavoro e assume la delega a trattare con il Governo e l’Ue per i fondi strutturali europei.Invariati gli incarichi per gli assessori Ambrogio Brenna, Susanna Cenni, Agostino Fragai, Enrico Rossi, Massimo Toschi e quelli del vicepresidente Federico Gelli.