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Giulio Salvadori, l’«innamorato» di Dio e del sapere.

Da Monte San Savino all’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha sempre considerato l’insegnamento come una «missione» Giulio Salvadori, il professore originario dell’Aretino che adesso è servo di Dio. A ottanta anni dalla morte, il 7 ottobre 1928, la cittadina della Valdichiana che gli ha dato i natali lo ricorderà con una serie di appuntamenti che si svolgeranno questo fine settimana e il prossimo.Sabato 11 ottobre, alle 17, nel salone parrocchiale il teologo Inos Biffi parlerà su «Giulio Salvadori, un “santo” a cui rivolgersi con fiducia». L’incontro sarà aperto dal saluto del vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti. Alle 18.30, nella chiesa di Sant’Agostino, verrà celebrata la S.Messa presieduta da Inos Biffi. Domenica 12, sempre nella chiesa di Sant’Agostino, alle 10 è prevista la S.Messa celebrata da don Valter Iacomoni che verrà animata dal coro parrocchiale. Alle 11 nel chiostro della chiesa la banda «Acchiappanote» della scuola media di Monte San Savino eseguirà alcuni brani in onore di Salvadori. Seguirà l’apertura della mostra documentaria sulla vita e l’opera del professore savinese nel battistero di San Giovanni.Sabato 18 ottobre, invece, nel salone parrocchiale, alle 21, è in programma la conferenza di Renata Lollo, docente all’Università cattolica di Milano, che affronterà il tema «Giulio Salvadori educatore». Domenica 19, alle 10, nella chiesa di Sant’Agostino, sarà celebrata la S.Messa presieduta da monsignor Francantonio Bernasconi con la partecipazione del coro parrocchiale e della banda musicale «Ario Gigli».Poeta, critico letterario, giornalista, educatore e docente, Salvadori era nato a Monte San Savino il 14 settembre 1892. Fin dai primi anni, aveva manifestato una precoce inclinazione artistica. Laureatosi in lettere a Roma nel 1885, aveva insegnato fin da subito, ottenendo la cattedra ad Ascoli Piceno, ad Albano, nell’università di Roma e poi alla Cattolica. Innamorato del sapere e dell’arte, ha cercato all’inizio la vera vocazione dell’uomo in un’arte rinnovata dalla scienza e collaborò alle principali riviste letterarie dell’epoca. Illuminato dalla parola di Dio, a 25 anni si iscrisse al Terzo ordine francescano. Poeta apprezzato e scrittore efficace, ha lasciato numerose opere da cui emerge come la sua intelligenza si sia messa al servizio della fede. Al centro della sua vita spirituale c’è sempre stata l’Eucaristia che riceveva ogni giorno. Le sue spoglie si trovano a Roma, nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli. Di Giulio Salvadori, Pio X disse che non era solo un buon cristiano ma un santo. di Giacomo Gambassi