Lucca

GIULIETTI: formazione online, arriva la piattaforma Esare.it

Monsignor Giulietti, intanto partiamo dalle premesse. L’esigenza di una maggiore cura della formazione, ai più vari livelli ecclesiali, sia per il clero che per i laici, è una costante che si riscontra da anni in diocesi ed è emersa anche nella sintesi del primo anno del Cammino sinodale. Nonostante le proposte delle parrocchie, delle associazioni, la presenza di una scuola teologica diocesana… ecco perché secondo lei la formazione emerge come «problema»? «Il bisogno di formazione è davvero importante, ma deve fare i conti con la vastità del territorio e la ridotta disponibilità di tempo di molti, per cui le proposte “in presenza” di livello diocesano hanno vissuto nel recente passato un vistoso calo di presenze. La pandemia, da questo punto di vista, ha aperto gli occhi sulle possibilità offerte dalla formazione a distanza: diverse esperienze hanno registrato un’audience assai maggiore delle analoghe versioni in presenza e i materiali trasferiti su youtube hanno continuato a venire utilizzati in modo vistoso». Quindi la piattaforma Esare è uno strumento online di cui la diocesi si dota per rispondere a questa esigenza. Come coglierne le potenzialità, affinché la dinamica online favorisca una condivisione tra i partecipanti e tra questi e i docenti? «Ovviamente la modalità a distanza risulta particolarmente efficace per le dinamiche frontali, dove si richiede una ridotta interazione docente/gruppo. La fruizione domestica consente di collocare le lezioni anche in orario serale, oltre che renderle disponibili in modalità a-sincrona, consentendo allo studente di ottimizzare i tempi della propria partecipazione. Non è da sottovalutare, poi, il risparmio di tempo e carburante per lo spostamento fisico. Per di più, la tecnologia della piattaforma Esare consente al docente o al gestore del percorso di poter controllare l’attività del singolo partecipante. Tutto ciò permette di interpretare gli incontri in presenza – che ciascun percorso puntualmente prevede – come occasioni in cui dare spazio all’interazione nel gruppo e con il docente: laboratori e condivisione, ma anche convivialità e preghiera. Alla fine, sono convinto che questa modalità “mista” farà crescere le relazioni in diocesi più che le forme tradizionali». Quali sono i primi passi che Esare proporrà e chi potrà usufruirne? «Intanto partiranno alcuni corsi della Scuola diocesana di teologia e qualche percorso formativo per operatori pastorali gestiti dagli Uffici di Curia; con il tempo, tutta l’offerta formativa diocesana confluirà nella piattaforma. Si potrà usufruirne tramite iscrizione ad Esare e ai singoli corsi, con un minimo contributo. Mi aspetto sin da subito un certo interesse».