Giubileo 2025

Giubileo: Papa ai giornalisti, raccontate la speranza

L'udienza di papa Francesco al mondo della comunicazione

“Comunicare è uscire un po’ da se stessi per dare del mio all’altro. E la comunicazione non solo è l’uscita ma anche l’incontro con l’altro. Saper comunicare è una grande saggezza. Io sono contento di questo Giubileo dei comunicatori. Il vostro lavoro costruisce la società, costruisce la Chiesa. Fa andare avanti tutti. A patto che sia vero”. Così Papa Francesco si è rivolto ai partecipanti all’udienza per il Giubileo del mondo della comunicazione nell’Aula Paolo VI di questa mattina, dopo che è stato compiuto il pellegrinaggio alla Porta Santa.“In questo Giubileo – ha detto il Santo Padre nel suo discorso – faccio quindi un altro appello a voi qui riuniti e ai comunicatori di tutto il mondo: raccontate anche storie di speranza, storie che nutrono la vita. Il vostro storytelling sia anche hopetelling. Quando raccontate il male, lasciate spazio alla possibilità di ricucire ciò che è strappato, al dinamismo di bene che può riparare ciò che è rotto”.

“In questo Anno Santo, in questo Giubileo del mondo della comunicazione, chiedo a chi ha potere di farlo che vengano liberati tutti i giornalisti ingiustamente incarcerati”. Lo scrive Papa Francesco nel discorso rivolto ai partecipanti al Giubileo della comunicazione. “Sia aperta anche per loro una ‘porta’ attraverso la quale possano tornare in libertà, perché la libertà dei giornalisti fa crescere la libertà di tutti noi – aggiunge -. La loro libertà è libertà per ognuno di noi”.
Dal Pontefice la richiesta, inoltre, che “sia difesa e salvaguardata la libertà di stampa e di manifestazione del pensiero insieme al diritto fondamentale a essere informati”. “Un’informazione libera, responsabile e corretta è un patrimonio di conoscenza, di esperienza e di virtù che va custodito e va promosso. Senza questo, rischiamo di non distinguere più la verità dalla menzogna; senza questo, ci esponiamo a crescenti pregiudizi e polarizzazioni che distruggono i legami di convivenza civile e impediscono di ricostruire la fraternità”.

“Quella del giornalista è più che una professione. È una vocazione e una missione. Voi comunicatori avete un ruolo fondamentale per la società oggi, nel raccontare i fatti e nel modo in cui li raccontate” prosegue Papa Francesco. “La libertà è il coraggio di scegliere – ha aggiunto -. Le scelte di ognuno di noi contano ad esempio per espellere quella ‘putrefazione cerebrale’ causata dalla dipendenza dal continuo scrolling, ‘scorrimento’, sui social media, definita dal Dizionario di Oxford come parola dell’anno. Dove trovare la cura per questa malattia se non nel lavorare, tutti insieme, alla formazione, soprattutto dei giovani?”.
Il Papa ha poi ribadito la necessità di “un’alfabetizzazione mediatica, per educarci ed educare al pensiero critico, alla pazienza del discernimento necessario alla conoscenza; e per promuovere la crescita personale e la partecipazione attiva di ognuno al futuro delle proprie comunità”. “Abbiamo bisogno di imprenditori coraggiosi, di ingegneri informatici coraggiosi, perché non sia corrotta la bellezza della comunicazione. I grandi cambiamenti non possono essere il risultato di una moltitudine di menti addormentate, ma prendono inizio piuttosto dalla comunione dei cuori illuminati”. Infine, un ultimo appello: “In questo Giubileo faccio quindi un altro appello a voi qui riuniti e ai comunicatori di tutto il mondo: raccontate anche storie di speranza, storie che nutrono la vita. Il vostro storytelling sia anche hopetelling”.

Dal 24 al 26 gennaio a Roma è in programma il Giubileo del Mondo della Comunicazione, primo grande “raduno” del calendario giubilare che interpella i giornalisti e gli operatori del sistema dell’informazione in rappresentanza di 138 paesi del mondo. Presenti anche il direttore di Toscana Oggi Domenico Mugnaini e molti giornalisti delle diocesi toscane