Vita Chiesa

Giubileo: mons. Fisichella, apertura Porta Santa «cerimonia molto semplice»

«Il Papa – ha detto Fisichella scendendo nel dettaglio – chiederà l’apertura della Porta e l’attraverserà. Dopo di lui i cardinali, i vescovi e rappresentanti dei sacerdoti, religiosi, religiose e laici varcheranno la Porta Santa recandosi poi in processione fio alla tomba dell’apostolo Pietro da dove si svolgerà il rito conclusivo della Messa. Il Papa poi reciterà l’Angelus, come consuetudine, dalla finestra del Palazzo Apostolico».

Lettura di brani del Concilio. Prima dell’apertura della Porta Santa da parte di Papa Francesco, in piazza san Pietro, a partire dalle 9.30, si leggeranno alcuni brani del Concilio. Si tratta, in particolare, di alcuni brani delle quattro costituzioni conciliari – Dei Verbum, Lumen Gentium, Sacrosanctum Concilium e Gaudium et spes – e di due brani dei decreti Unitatis redintegratio sull’ecumenismo e Dignitatis Humanae sulla libertà religiosa. «La lettura di questi brani – ha spiegato Fisichella – intende far ripercorrere il profondo insegnamento derivato da quell’evento e la sua grande attualità per la vita della Chiesa». La celebrazione eucaristica vedrà portare processionalmente l’Evangeliario preparato appositamente per il Giubileo da padre Rupnik ed edito dalla San Paolo: «Un’opera d’arte che vede riprodotto in mosaico sulla copertina il logo del Giubileo». L’Evangeliario sarà deposto sullo stesso tronetto che durante tutte le sessioni del Concilio era posto all’altare della basilica di san Pietro «per rendere evidente a tutti il primato della Parola di Dio».

Conclusione con proiezione di foto. La storica giornata dell’8 dicembre, apertura ufficiale del Giubileo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco, si concluderà in piazza san Pietro con una suggestiva e unica rappresentazione dal titolo: «Fiat lux: Illuminating Our Common Home».  «Si tratta – ha spiegato mons. Fisichella – di una proiezione di fotografie sulla facciata e sulla cupola di san Pietro, tratte dal repertorio di alcuni grandi fotografi del mondo, che presentano immagini ispirate alla misericordia, all’umanità, al mondo naturale e ai cambiamenti climatici». L’intenzione è quella di «proporre la bellezza del creato, anche in occasione della Ventunesima Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite», Cop 21, che è iniziata a Parigi il 30 novembre e terminerà il prossimo 11 dicembre. Lo spettacolo inizierà alle 19.

Porta Santa aperta già l’8 dicembre. Per la celebrazione del rito di apertura della Porta Santa, l’8 dicembre i varchi di piazza San Pietro saranno aperti alle 6.30. «Coloro che sono già in piazza e lo desiderano – ha reso noto monsignor Rino Fisichella – avranno già la possibilità di varcare la Porta Santa», attraverso un percorso che si snoderà dal centro della piazza. Nel pomeriggio dell’8 dicembre, verrà allestito il percorso fuori dalla piazza, a disposizione dei pellegrini durante tutto l’anno giubilare. Si tratta, ha ricordato Fisichella, di «un percorso protetto su tutta Via della Conciliazione che non impedisce il quotidiano fluire della vita dei cittadini, ma vuole essere un segno, una provocazione positiva che faccia pensare che c’è gente che prega, che va ancora a piedi». Anticipati dalla Croce, i pellegrini saranno guidati dai volontari a percorrere Via della Conciliazione: i varchi saranno in coincidenza dei semafori per l’attraversamento pedonale, «per non creare ulteriori disagi ai cittadini». Venti-trenta minuti la durata complessiva del percorso, con uno «stop and go» all’interno della piazza, dove sono già state sistemate le barriere per distinguere i pellegrini dai turisti. I primi entreranno dalla parte destra, i pellegrini giungeranno da Via della Conciliazione ed entreranno in piazza San Pietro per spostarsi subito nel colonnato di destra. Da lì il percorso fino alla Porta Santa. «Tutti dovranno passare dalla sicurezza della polizia italiana», ha precisato Fisichella.

«Il 13 dicembre, per la prima volta nella storia, saranno aperte tutte le Porte Sante in tutte le cattedrali del mondo», ha ricordato monsignor Rino Fisichella. Il 13 dicembre, il Papa aprirà la Porta Santa della sua cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano, con la celebrazione delle ore 9.30. Dopo la Porta Santa di Bangui, che il Papa ha voluto aprire in Africa con una settimana di anticipo, facendola diventare così «capitale mondiale della pace e strumento di misericordia», hanno annunciato l’apertura della cattedrale di Santo Spirito a Istanbul, dei Santi Pietro e Paolo a Ratnapura nello Sri Lanka, di Cristo Re de Mushasha a Gitega in Burundi, di San Giuseppe a Dunedin in Nuova Zelanda, di Nostra Signora della Presentazione a Natal in Brasile, di Myeong a Seoul in Corea del Sud, di San Giorgio nell’arcidiocesi maronita di Beirut.

Il 18 dicembre, il Papa «compirà un gesto simbolico aprendo la Porta della Misericordia all’ostello ‘Don Luigi Di Liegro’ della Caritas di Roma in via Marsala, dove da 25 anni vengono accolte tutte le persone in grave disagio che richiedono il nostro aiuto». «Sarà il primo gesto con il quale il Papa darà inizio ai segni che un venerdì al mese intende offrire come espressone delle opere di misericordia». «Questi segni avranno un carattere di visite private da parte del Santo Padre – ha precisato Fisichella – per mantenere il più possibile un rapporto personale di vicinanza e di solidarietà con le persone o le istituzioni visitate». L’intenzione del Papa è di «sottolineare le grandi forme di disagio, di emarginazione e di povertà che sono presenti nella società, unite tuttavia a una forte solidarietà da parte di tante persone che dedicano il loro tempo e le loro forze a consolare e dare sostegno quotidiano».

Dal 1° dicembre, al numero 7 di via della Conciliazione, è aperto il Centro di accoglienza dei pellegrini, ha ricordato monsignor Rino Fisichella, in apertura della conferenza stampa. «È uno spazio dove poter ricevere le informazioni su tutto il programma giubilare – ha spiegato il presule – per poter registrarsi per il percorso alla Porta Santa, per ritirare i biglietti delle diverse celebrazioni in cui è richiesto il biglietto gratuito di accesso, per ritirare il ‘testimonium’ della partecipazione al Giubileo». «Incaricato di attestare la presenza al Giubileo, come pure del percorso fatto a piedi, è solo il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione attraverso il Centro di Accoglienza», ha precisato Fisichella: «Ogni altro attestato emesso da altre realtà non è da considerarsi autentico». Il Centro sarà aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 18.30, compreso il sabato e la domenica».

«Ogni giorno avremo circa 100 volontari, a servizio dell’Anno Santo. Un numero che ovviamente è destinato a diventare di 800-1000 nell’occasione dei grandi eventi», ha spiegato ancora monsignor Rino Fisichella, durante la conferenza stampa di oggi. I volontari, ha precisato, presteranno servizio di accoglienza e assistenza a tutti i pellegrini, in particolare in via della Conciliazione e piazza San Pietro, nelle altre basiliche e presso le chiese giubilari. Pronta anche la Collana dei Sussidi preparata dal Dicastero Pontificio per aiutare «a vivere l’Anno giubilare in maniera coerente». «È ai primi posti della classifica delle vendite – ha reso noto Fisichella – segno concreto di un’attenzione all’evento ma anche di una disponibilità a viverlo in forma più spirituale». La Collana al momento è pronta in 10 lingue, tra cui l’ucraino e il coreano di prossima pubblicazione».

Nelle quattro basilica papali ci sarà un pronto soccorso attrezzato anche di defibrillatore. È uno degli aspetti dell’assistenza sanitaria predisposta per l’anno giubilare descritta oggi nella conferenza stampa. «L’assistenza medica e infermieristica è stata assunta dall’Ordine di Malta che con la sua competenza potrà garantire la gestione del Pronto Soccorso», ha detto Fisichella, ma saranno impegnate anche le strutture della sanità sotto la responsabilità della Regione Lazio, «che ha predisposto un piano strutturato per tutta la città», con una posizione permanente di Posto Medico Avanzato presso Castel Sant’Angelo oltre che con il nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale Santo Spirito, inaugurato nelle scorse settimane. «Abbiamo predisposto diversi strumenti di comunicazione per i sordi e per i ciechi – ha aggiunto Fisichella – in particolare per i primi dei video-tutorial con la lingua dei segni italiana e internazionale, mentre per i secondi dei file-audio scaricabili dal sito che illustrino i percorsi». A San Pietro e in altre chiese sono stati allestiti inoltre dei confessionali senza barriere architettoniche ed altre attenzioni per consentire ai sordi la confessione in modo più facilitato. Grazie ad un «libro tattile»; infine, le persone non vedenti potranno essere guidati per il pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro. Anche il sito internet http://www.im.va è stato realizzato con una navigazione facilitata: è lì che ci si può iscrivere per passare la Porta Santa o per diventare volontari.

Sono ottocento i «Missionari della Misericordia», nominati «esclusivamente dal Papa» e ai quali «personalmente verrà data facoltà di perdonare i peccati riservati». «Nessun vescovo nella propria diocesi – ha ammonito mons. Fisichella – può nominare questi missionari né tantomeno conferire facoltà che non possiedono. Quanti desiderano invitare i Missionari per una celebrazione, un ritiro o un evento particolare lo potranno fare accedendo all’elenco che sarà messo a disposizione dei vescovi». Rispondendo alle domande dei giornalisti, Fisichella ha ricordato che i peccati riservati sono cinque: il primo è la profanazione della Santa Eucarestia, il secondo è l’assoluzione del complice, il terzo l’ordinazione episcopale di un vescovo senza il mandato del Papa, il quarto la violazione del sigillo sacramentale (che consiste nel far trapelare quanto ascoltato in confessione), il quinto infine la violenza fisica contro il Romano Pontefice. «Bisogna tener presente che anche le parole a volte sono delle pietre, sono dei sassi», ha commentato Fisichella a proposito di questo peccato, «molto più diffuso di quanto si pensi».

«Dall’inizio del Giubileo c’è sempre stato un accordo bilaterale tra la Santa Sede e le autorità italiane», ha ricordatoai giornalisti il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. «Abbiamo tutti i motivi di pensare – ha dichiarato Fisichella rispondendo alle domande – che c’è una garanzia totale di fronte ai pellegrini che verranno a Roma, ma è necessaria una debita vigilanza come in tutte le altre parti del mondo». «Anche negli Usa – ha detto Fisichella a titolo di esempio – apriranno la Porta Santa e ci saranno le debite tutele, così come in tutte le altre diocesi». «Non vedo perché si debba drammatizzare oltre misura il fatto di Roma», l’obiezione del presule, che ha assicurato: «I volontari continuano a iscriversi, segno evidente dello spirito di chi vuole celebrare il Giubileo qui a Roma».

«Non so, e neppure mi interessa sapere, quanti sono i pellegrini che verranno a Roma per il Giubileo». Monsignor Rino Fisichella ha risposto così alle domande dei giornalisti sui «numeri» del Giubileo, che inizierà fra quattro giorni. «Il nostro desiderio è solo quello di accogliere tutti e di far vivere loro un’esperienza di fede», ha rivelato Fisichella. «Finora – ha reso noto – nelle ultime settimane si sono già iscritte 100mila persone, ma ogni giorno il numero resta aperto. Sono centinaia di migliaia le persone che continuano ad iscriversi». Senza contare, ha ricordato il presidente del Dicastero Pontificio, che «i cristiani vivranno il Giubileo in tutto il mondo. Sarà difficile calcolarne il numero, visto che siamo un miliardo e duecento milioni di credenti nel mondo».

«Molte persone sono furbe: il Giubileo è una fonte di guadagno. Il problema è quando la fonte di guadagno non è lecita». Questa la risposta ad un’altra domanda dei giornalisti. «Abbiamo sempre insistito perché tutto sia sviluppato nella legalità», ha proseguito: «Il logo del Giubileo è registrato, e quando vuole essere utilizzato a scopo di lucro deve essere preventivamente autorizzato da noi. Altrimenti, chi lo fa commette un reato ed è perseguibile dalla legge». «La presenza del nostro logo dà la garanzia ai pellegrini», ha sottolineato Fisichella, invitando questi ultimi «ad essere vigilanti, perché non c’è soltanto la sicurezza per l’Isis, c’è anche la sicurezza per chi attenta alla dignità della persona quando si trasforma in una forma di ruberia».

Nel calendario dell’anno giubilare, che va dall’8 dicembre al 20 novembre 2016, sono confermate le «udienze giubilari» del sabato, che il Papa presiederà una volta al mese e che si andranno ad aggiungere alle tradizionali udienze del mercoledì in piazza San Pietro. «Alcuni sabati – ha annunciato il presidente del Dicastero Pontificio riferendosi alle prenotazioni ricevute per tali eventi – sono già pieni: si andrà oltre la piazza San Pietro, abbiamo già più di 70mila prenotazioni».

«Si era partiti da 131 opere, siamo arrivati a 31 opere». Monsignor Rino Fisichella ha riassunto anche il bilancio delle opere annunciate dal Comune di Roma in vista del Giubileo. «Non è mia competenza, non intervengo», ha aggiunto: «Ci sono alcuni marciapiedi che vengono sistemati». «Quatto mesi sono passati invano – ha poi ricordato – per l’incertezza dell’amministrazione comunale. Adesso il Commissario straordinario deve recuperare a marce forzate il tempo perduto». «Noi abbiamo chiesto – ha ricordato Fisichella – che si facilitasse il percorso dei pellegrini a Roma attraverso il centro con marciapiedi un po’ più grandi, protetti, da San Giovanni dei Fiorentini a via del Banco di Santo Spirito, che immette direttamente in Castel Sant’Angelo, da Santa Maria della Vallicella e da San Salvatore in Lauro» nella stessa direzione. Si sono, così, realizzati «tre grandi marciapiedi che favoriscono il passaggio dei pellegrini a Castel Sant’Angelo, punto di raccolta da dove incomincia il percorso, per immettersi su via della Conciliazione». Questi lavori termineranno il 31 dicembre, gli altri alla fine di gennaio, ha ricordato il presidente del Dicastero Pontificio.