Vita Chiesa

Giubileo lauretano: mons. Fisichella, l’originalità di un «Giubileo in volo»

«Un momento ulteriore di espressione della misericordia», la cui «originalità» consiste nell’essere un Giubileo «in volo». Così mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ha definito il Giubileo lauretano, che si celebrerà dall’8 dicembre 2019 al 10 dicembre 2020, in occasione del Centenario della Proclamazione della Madonna di Loreto Patrona degli Aeronauti, sul tema: «Il Giubileo Lauretano. Chiamati a volare alto».

«Ciò che emerge in un giubileo è sempre il tema della misericordia, il tema del perdono», ha fatto notare Fisichella presentando l’iniziativa in Sala stampa vaticana: «Non deve meravigliare che si sia proposto un Giubileo lauretano, perché nella storia dei giubilei è previsto che, ai giubilei ordinari che si svolgono ogni 25 anni, possano essere intercalati da altri giubileo particolari o straordinari, come il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco o il Giubileo che si tiene a Santiago di Compostela, celebrato ogni volta che il 25 luglio, che è festa liturgica di San Giacomo, cade di domenica».

«Il Giubileo lauretano si colloca a metà strada del Giubileo che troverà impegnata di nuovo la Chiesa nel 2025», ha detto Fisichella riferendosi alla prossima scadenza del Giubileo ordinario. «Termina il Giubileo e si chiude la Porta Santa, ma la porta della misericordia rimane sempre spalancata», ha scritto il Papa nella Misericordia et misera, al termine del Giubileo del 2016.  «Il volo è una nuova forma di pellegrinaggio», ha sottolineato Fisichella a proposito dell’«originalità» del Giubileo lauretano: «Non possiamo non pensare che la pastorale significa raggiungere uomo là dove vive, lavora e opera. Sappiamo che gli aeroporti, come molte stazioni, si sono aperti ad avere una cappella o un luogo di preghiera dove poter consentire a quanti volessero trovare una sosta, un momento di spiritualità. In questo modo in un aeroporto, dove milioni e milioni di persone si ritrovano ogni giorno, si possono trovare opportunità per momenti di silenzio, di riflessione, di preghiera. E’ necessario donare dei segni nella nostra cultura contemporanea, che permettano di individuare spazi che richiamano al desiderio dell’invisibile, per non fare della fede un atto individuale, ma personale, relazionale, comunitario. Oltre ad offrire il segno del perdono – perché il Giubileo è questo – viene anche offerta opportunità grande annuncio di speranza di cui nostri contemporanei hanno particolarmente bisogno».

«Una settimana di appuntamenti a carattere religioso, culturale e artistico per approfondire il tema della casa come luogo delle relazioni primordiali». È una delle iniziative organizzate nell’ambito del Giubileo lauretano, che inizierà l’8 dicembre con il rito dell’apertura della Porta Santa della basilica della Santa Casa, presieduto dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e terminerà il 10 dicembre 2020, con la celebrazione nella basilica di San Pietro e la possibile presenza del Papa. Ad illustrare il ricco calendario del Giubileo lauretano è stato mons. Fabio Dal Cin, prelato e delegato pontificio per il Santuario della Santa Casa di Loreto, precisando che «l’evento giubilare non riguarda soltanto il mondo dell’aviazione, ma è rivolto a tutti i devoti della Madonna di Loreto, e quanti giungeranno pellegrini alla Santa Casa da ogni parte del mondo per ricevere il dono dell’indulgenza plenaria», concessa dal Papa in occasione della sua visita a Loreto, il 25 marzo scorso, quando ha firmato proprio nella Santa Casa l’esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit sui giovani».

«Durante l’Anno Santo Lauretano, l’unica chiesa giubilare nel mondo sarà il Santuario della Santa Casa di Loreto», ha sottolineato Dal Cin, annunciando che in occasione del Giubileo verranno proposte due iniziative di carità: una locale, che riguarda l’accoglienza dei giovani che passeranno a Loreto, sostando nel Centro Giovanile, che secondo le indicazioni del Papa promuoverà progetti educativi ispirati dalla Christus vivit. La seconda iniziativa è destinata invece a Nazareth, dove c’è l’altra metà della Casa di Maria, ed è finalizzata a fornire nuove attrezzature specialistiche per la nuova neonatologia dell’ospedale Sacra Famiglia e ad aiutare la locale Associazione Miriam nella lotta contro i tumori. Tutto il Giubileo lauretano, inoltre, verrà realizzato «in sinergia» con diverse realtà e istituzioni, tra cui l’Aeronautica Militare e l’Ordinariato militare in Italia.

«Il legame fra i Santi e le Forze Armate è qualcosa che appartiene, profondamente, alla nostra identità e che né il tempo, né i cambiamenti di scenario geopolitico hanno mai scalfito. Ed è così che il rapporto fra il mondo militare e la sfera spirituale è strettissimo e onorato, quasi sempre con solenni celebrazioni». Lo ha detto mons. Antonio Coppola, vicario episcopale per l’Aeronautica Militare Italiana, durante la presentazione del Giubileo lauretano, in sala stampa vaticana. «Il legame tra l’Aeronautica Militare Italiana e la Madonna di Loreto affonda le sue radici agli inizi del XX secolo e trova il suo culmine istituzionale quando il Santo Padre Benedetto XV, accogliendo le suppliche degli aviatori di tutto il mondo, a seguito del Primo Conflitto Mondiale, con solenne decreto datato 24 marzo 1920, proclamava la Madonna di Loreto ‘Celeste Patrona degli Aeronauti’, ha ricordato Coppola: «L’Aeronautica Militare nascerà come Forza Armata solo tre anni dopo il 28 marzo 1923, affidandosi immediatamente alla protezione della Beata Vergine Lauretana». Il 2020, quindi, «sarà per l’Aeronautica Militare un anno speciale, ricco di iniziative religiose, benefiche e culturali».

Tra queste, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Ordinario Militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò, il 10 dicembre prossimo, al termine della quale, consegnando al Capo di Stato Maggiore l’effigie della Beata Vergine di Loreto, darà inizio alla Peregrinatio Mariae in tutti gli Enti dell’Aeronautica Militare Italiana. Missione voluta dal Presule affinché questo Anno di Grazia sia vissuto in maniera capillare e nessuno fosse escluso e inizierà nella prima decade di gennaio 2020 in Sicilia e terminerà nel Lazio nella prima decade di dicembre del 2020.