Opinioni & Commenti
Giovanni Paolo II, un gigante tra tanti «puffi» della politica mondiale
Il tradizionale messaggio dell’anziano Pontefice non sarà affatto piaciuto a certi governi che hanno la presunzione di esportare la democrazia con l’uso della forza, indispettendo anche quei benpensanti che vorrebbero relegare il Vangelo negli angoli più reconditi delle sacrestie per paura che possa condizionare l’orientamento dell’opinione pubblica. D’altronde, cristiani e laici, credenti e miscredenti, devono tutti ammettere che al momento, sul palcoscenico del mondo, il Papa è l’unico politico davvero illuminato che abbia il coraggio di dire quello che pensa, senza dover scendere a meschini compromessi. Ammettiamolo: di questi tempi, quale statista ha l’ardire di denunciare «la produzione e il commercio delle armi, che alimentano abbondantemente le zone di conflitto africane» come ha detto il Pontefice con voce tremolante ma interiormente convinta? Eppure, tutti sappiamo che l’ipocrisia regna sovrana, soprattutto quando sono in gioco questioni scottanti come quella del terrorismo che, lo ha affermato lo stesso Papa, «seminando la paura, l’odio e il fanatismo, disonora tutte le cause che pretende di servire».
IL PAPA AL CORPO DIPLOMATICO: «LA GUERRA NON RISOLVE I CONFLITTI»