Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Giovanni Paolo II per immagini fa breccia nei cuori.

«Occorre la certezza che esiste qualcuno che tiene in mano le sorti di questo mondo che passa; qualcuno che ha le chiavi della morte e degli inferi; qualcuno che è l’alfa e l’omega della storia dell’uomo. E questo qualcuno è amore: amore fatto uomo, amore crocifisso e risorto, amore incessantemente presente fra gli uomini». Ogni attimo della vita di Giovanni Paolo II è stato vissuto e trasmesso in questa certezza d’amore. Immagini e pensieri di Giovanni Paolo II, soprattutto immagini, in una bella mostra fotografica allestita nella chiesa del Sacro Cuore di piazza Giotto che ha fatto breccia nei cuori degli aretini. Immagini che ci riportano anche i momenti della sofferenza fisica di Karol Wojtyla, che ce lo hanno reso presente ancora di più per quella fragilità e quel dolore mai nascosti. Fotografie raccolte e catalogate seguendo un percorso cronologico che va dai primi anni della vita alla morte, proponendo i momenti importanti, ma anche quelli più quotidiani, più semplici, ma di toccante umanità. Come non ricordare i momenti d’affettuosa complicità con i bambini: «Tu mastichi la gomma?» «No, perché non me la danno!». Ma in fondo questa mostra è anche un percorso d’amore e di devozione per il grande Papa polacco. Un ricordo voluto dalla sua gente: la piccola comunità polacca che da 10 anni, seguita da padre Adamo Oldachowski, tiene vive le radici della propria fede. Nella parrocchia di piazza Giotto la disponibilità di don Angelo Chiasserini e dei parrocchiani ha fatto sì che i polacchi che si trovano nella nostra città per lavoro – soprattutto donne impiegate come badanti – potessero avere un luogo dove riunirsi e un punto di riferimento. Eugenia, Irene, Sofia, Cristina mi parlano di questa loro comunità, delle attività che svolgono, ma soprattutto di come è nata l’iniziativa della mostra fotografica che hanno inaugurato nel giorno che ricordava l’elezione alla cattedra di San Pietro di quel Papa «venuto di un paese lontano», dalla loro terra di cui sono orgogliose perché è stata patria anche di grandi figure. Questa retrospettiva, oltre ad un omaggio devoto ad un grande Pontefice, mi ha detto Eugenia, è stato anche un omaggio alla Madonna Nera di Czestochowa e ha voluto trasmettere un messaggio d’amore, di pace e di impegno a vivere nella fede testimoniata con vigore da Giovanni Paolo II.Anna Maria Berni