Vita Chiesa

GIOVANNI PAOLO II: MESSE DOMANI IN TUTTA LA POLONIA E UN SITO PER FIRMARE «SANTO SUBITO»

Preghiere, poesia, musica. Questi saranno domani in Polonia gli elementi salienti delle celebrazioni del IV anniversario della morte di Giovanni Paolo II. Quest’anno, oltre alle liturgie eucaristiche che verranno celebrate in quasi tutte le chiese, le preghiere per la prossima beatificazione del Papa polacco si possono dire anche via internet. E’ nato infatti una pagina web speciale www.beatyfikacjaJP2.pl dove, con la propria firma si può sottoscrivere l’appello “Santo subito” lanciato in Piazza San Pietro il giorno delle esequie di papa Wojtyla. Gli organizzatori dell’iniziativa affermano che “la pagina è stata aperta non per esercitare pressioni e cercare di accelerare il processo di beatificazione ma per dare un segnale tangibile che le parole “Santo subito” non erano provocate solo da emozioni del momento”. “Giovanni Paolo II esercita una grande influenza sugli atteggiamenti morali dei polacchi e vive nei nostri cuori come un santo”, rilevano coloro che già hanno apposto le loro firme in calce ad una breve preghiera in cui si ringrazia Dio per il dono che Giovanni Paolo II è stato per la Chiesa e si chiede la sua “rapida beatificazione”.Del processo di beatificazione di Giovanni Paolo II ha parlato ieri a Varsavia il postulatore don Slawomir Oder in occasione della presentazione del secondo volume delle testimonianze dei miracoli avveratisi con l’intercessione di papa Wojtyla. Il libro – pubblicato a cura della redazione del mensile Totus Tuus e di una casa editrice polacca – raccoglie, come ha detto don Oder “le esperienze dell’incontro con l’amore del Santo Padre”. Riguardo poi la notizia – uscita su un quotidiano nazionale – che dietro l’attentato in Piazza San Pietro nel 1981 ci sarebbe la mano dei servizi segreti sovietici, don Oder ha detto che la Congregazione per le Cause dei Santi non è per nulla interessata all’aspetto politico dell’attentato. Ed ha aggiunto che anche “per Giovanni Paolo II ciò non era importante in quanto guardava quell’evento dalla prospettiva della fede e così lo analizzava, senza cercare chi ci fosse stato dietro”.Sir