Vita Chiesa

GIOVANNI PAOLO II: DIO NON È ASSENTE, MA ARBITRO DELLA STORIA, NO ALLA FORZA DELLE ARMI

Dio “non è assente e distante”, ma “arbitro e signore” della storia, che non è mai in mano alle “forze oscure del fato o del caos”. A ribadirlo è stato oggi il Papa, che nella tradizionale udienza generale è tornato ad un tema già oggetto di altre catechesi sui salmi: quello del rapporto tra Dio e il suo popolo, tra la “signoria” divina e la storia degli uomini. “Se il Signore regna, non si deve temere: non si è sballottati qua e là dalle forze oscure del fato o del caos. C’è sempre, anche nei momenti tenebrosi, un progetto superiore che regge la storia”. Questa l’affermazione centrale del Papa, che commentando il Salmo 107 è sembrato riferirsi indirettamente alla situazione internazionale, e in particolare ai primi passi del processo di pace in Medio Oriente, dopo l’approvazione della “road map”. “Dio – ha affermato – indicherà comunque una via d’uscita. Nonostante la prova e il silenzio, Dio tornerà a rivelarsi, a sostenere e guidare il suo popolo. Solo da lui può venire l’aiuto decisivo e non dalle alleanze militari esterne, cioè dalla forza delle armi”. Commentando il Salmo 107, Giovanni Paolo II ha sottolineato che in esso “speranza e incubo di fondono insieme e diventano sostanza della nuova preghiera, tutta protesa a seminare fiducia anche nel tempo della prova vissuta da tutta la comunità”. Grazie alla “fedeltà amorosa del Signore nei confronti dell’alleanza col suo popolo”, ha fatto notare il Pontefice, “il popolo è sicuro di non venire mai abbandonato da Dio nel baratro del nulla e della disperazione”. Citando poi l’esperienza biblica di Israele, che “sente Dio come assente e distante”, il Papa ha fatto notare che in tale situazione di “angoscia” risuona la “rivelazione Dio”, che “si presenta come arbitro e signore di tutta la terra santa” e manifesta nel salmo citato “la signoria divina sulla terra promessa”. Sir