«Congiungere gli sforzi per difendere e promuovere la famiglia fondata sul matrimonio». E’ l’appello lanciato dal Papa all’Angelus di domenica 28 dicembre, festa della Santa Famiglia. Nel nostro tempo ha detto il Pontefice – un mal inteso senso dei diritti viene talvolta a turbare la natura stessa dell’istituto familiare e del vincolo coniugale. Occorre che a tutti i livelli si congiungano gli sforzi di quanti credono nell’importanza della famiglia basata sul matrimonio. Si tratta di una realtà umana e divina che va difesa e promossa come bene fondamentale della società. Giovanni Paolo II ha poi ricordato, come afferma il Vaticano II, che i cristiani devono adoperarsi per sviluppare diligentemente i valori del matrimonio e della famiglia. Occorre proclamare con gioia e coraggio il Vangelo della famiglia. Eleviamo a tal fine la nostra comune preghiera a Gesù, Maria e Giuseppe per tutte le famiglie, in particolare per quelle in difficoltà materiali e spirituali. Al termine della preghiera il Papa ha invitato a pregare per gli abitanti di Bam, in Iran, che nei giorni scorsi sono stati vittime di un violentissimo terremoto. Affidiamo a Dio misericordioso le migliaia di persone che hanno perso la vita, come pure i feriti e i superstiti rimasti senza casa e bisognosi di aiuto. Invito le Organizzazioni internazionali, e specialmente quelle caritative cattoliche, a venire incontro con generosità ai nostri fratelli e sorelle iraniani colpiti da così grave catastrofe. La solidarietà del mondo intero, particolarmente sentita nel clima natalizio, renda meno drammatica la loro situazione. Sir
