Pisa

GIOVANNI PAOLO II BEATO

Incollati alla tv, riconoscenti per i frutti del suo lungo pontificato. Migliaia di pisani hanno seguito, domenica mattina, la cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II.Circa 250 – italiani, ma anche molti polacchi – hanno assistito alla diretta della celebrazione nella chiesa di San Francesco, dove erano stati allestiti due maxischermi. In quella stessa chiesa, di fronte ad un poster di Giovanni Paolo II, in molti, dal 2005 ad oggi, hanno lasciato fiori, foto, biglietti recanti preghiere o richieste di grazia.Al papa polacco è stata dedicata anche la veglia di preghiera diocesana promossa dalla Pastorale sociale e del lavoro per mercoledì 27 aprile.I pisani ricordano ancora con un pizzico di nostalgia la visita che Giovanni Paolo II fece alla nostra Diocesi nel settembre del 1989. Una visita che ha lasciato il segno e che sarà oggetto di una mostra fotografica che prossimamente allestirà l’Ufficio di pastorale familiare.Accolto dal primo cittadino Giacomino Granchi e dal sottosegretario Piermario Angelini, il Pontefice pronunciò un «memorabile» discorso su Galileo Galilei che tanta eco trovò all’indomani sulla stampa nazionale: «In questa città – disse – non solo l’arte ha trovato accoglienza privilegiata: tante altre espressioni dell’intelligenza e dell’ingegno umano hanno lasciato testimonianze singolari. Come non ricordare, almeno, il nome di quel Grande, che qui ebbe i natali e da qui mosse i primi passi verso una fama imperitura? Galileo Galilei, dico, la cui opera scientifica, improvvidamente osteggiata agli inizi, è ora da tutti riconosciuta come una tappa essenziale nella metodologia della ricerca e, in generale, nel cammino verso la conoscenza del mondo della natura». A Roma, tra i pisani presenti alla cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II, c’era anche don Antoni Pyznar, parroco di San Biagio, che tra il settembre del 2009 e l’agosto del 2010 aveva diretto il Centro di documentazione del pontificato di Giovanni Paolo II .Ed alcuni confratelli della Misericordia che, per conto della Protezione civile, hanno gestito, nei giorni scorsi, un ospedale da campo, appositamente allestito per questo evento al Circo Massimo, Un pellegrinaggio diocesano alla tomba del neobeato è stato organizzato dall’agenzia «Millennium» per venerdì 27 maggio.