Firenze

Giovani: un cammino sulle strade della fede per raggiungere la veglia con Papa Francesco

Perché agli appuntamenti importanti si arriva preparati, prendendosi il giusto tempo. Ed è stato lo stesso Papa Francesco che, nel convocare i giovani italiani a Roma per l’11 e 12 agosto, ha chiesto alle diocesi sparse su tutto il territorio nazionale di creare dei percorsi affinché i ragazzi possano calcare le orme di santi predecessori prima di giungere sulla tomba di Pietro. Lì il Papa li attende per ascoltare le loro voci, far festa e pregare insieme in vista del Sinodo dei vescovi di ottobre su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.L’idea del centro di pastorale giovanile di Firenze riflette questo sogno: attraverso la condivisione del cammino che si terrà dal 2 al 9 agosto, far riscoprire ai giovani le proprie radici, calpestando gli stessi solchi dei personaggi che hanno segnato la storia della fede, e allo stesso tempo far incontrare alle comunità locali dei giovani che hanno scelto di vivere un’esperienza di crescita trasversale. Don Renato Barbieri – responsabile del settore giovanile della diocesi – è consapevole del fatto che il pellegrinaggio a piedi sia «una proposta alta, perché richiede ai giovani di lasciare tante cose, compreso l’uscire dalla logica della classica vacanza nel mese sacro di agosto. Ma non è impossibile, visto che gli iscritti sono più di un centinaio, tra i 16 e 29 anni». Per tutte le tappe, Chiese e Comuni locali hanno dato la loro disponibilità per accogliere, anche con vitto e alloggio, i ragazzi: «il desiderio è quello di incontrare le persone delle varie comunità, per avere uno scambio e pregare con loro». La maggior parte dell’itinerario si svolgerà su stradine sterrate, attraverserà i boschi del territorio – gli organizzatori ne stanno verificando le condizioni – e sarà caratterizzato da una grande bellezza panoramica. Il 2 agosto i pellegrini si ritroveranno a Firenzuola, per poi muovere il giorno seguente i primi passi su una delle antiche vie romee, quella che transita per il passo della scomparsa Osteria Bruciata, via di commercio dell’appennino tosco-emiliano, percorsa in passato dai pellegrini che intendevano recarsi verso le tre mete delle peregrinationes maiores: Gerusalemme, Roma e Santiago de Compostela. Nel corso delle prime due tappe, nella zona di Scarperia, si toccheranno anche alcune pievi mugellane – la Pieve di Sant’Agata, uno dei fulcri medievali per l’organizzazione religiosa e sociale, e la Pieve di Santa Maria a Fagna, che celebra il suo millenario quest’anno – e arrivati a Vicchio i giovani ascolteranno una testimonianza su don Milani, sulla cui tomba a Barbiana avranno modo di pregare durante la tappa successiva.La sosta più lunga per i marciatori sarà a Firenze, un po’ oltre la metà del percorso. Come spiega don Daniele Centorbi – componente dello staff organizzativo del cammino diocesano – «la tappa fiorentina vuole essere l’occasione per far camminare i ragazzi non solo con le gambe ma soprattutto attraverso l’incontro con persone che raccontino loro le storie dei nostri testimoni della fede: la Bettina, Santa Maria Maddalena dei Pazzi e Giorgio La Pira; e con realtà di servizio». Come disse Papa Francesco ai giovani di Manila nel 2015: «Imparate a piangere. Al mondo di oggi manca la capacità di piangere. Certe realtà della vita si vedono solo con gli occhi resi limpidi dalle lacrime». È l’invito ad alzare lo sguardo su un’umanità ferita. E il discernimento passa anche attraverso la vicinanza vera alla sofferenza dell’altro. Il centro di pastorale giovanile ha ripreso questa originaria e costante esortazione del Papa di andare incontro alle periferie umane. «Stiamo prendendo contatti con diverse realtà e tanti sono i desideri ancora in cantiere. I giovani pellegrini – continua don Daniele – saranno divisi in piccoli gruppi, ognuno dei quali vivrà un’esperienza di prossimità. Le attività confermate per ora sono con l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, la Caritas, il Cottolengo, l’associazione Maria Cristina Ogier e il servizio di distribuzione dei pasti ai senza fissa dimora con i volontari del Preziosissimo Sangue e dell’Ascensione, parrocchie che svolgono questo servizio tutto l’anno presso la stazione di Campo di Marte».Il pomeriggio del 7 agosto i pellegrini si rimetteranno in movimento verso i territori del chianti fiorentino e presso il santuario mariano dell’Impruneta vivranno un atto di affidamento a Maria. L’ultimo tratto di strada li condurrà da Montespertoli, passando per Certaldo, fino alla meta del cammino diocesano, il santuario di Santa Verdiana a Castelfiorentino. «Durante questa tappa – racconta don Renato – conosceremo due donne la cui storia di santità è stata segnata dalla scelta della clausura: la beata Giulia e Santa Verdiana». Da qui il 10/8 trasferimento con i mezzi alla volta di Pistoia – città custode delle reliquie di San Giacomo – per la Festa dei Giovani della Toscana. Organizzata da un’equipe regionale, il programma prevede: la celebrazione della Santa Messa, insieme con i pellegrini della diocesi di Vicenza; nel pomeriggio un percorso jacopeo; la sera il concerto in piazza del gruppo rock cristiano I Reale.Prossimi appuntamenti fissati per la preparazione al cammino saranno: il 30 giugno la visita di una delegazione di giovani a Castelfiorentino per incontrare Gianfranco, parrocchiano di Santa Verdiana che ha creato i bastoni per loro, e il 6 luglio un incontro di conoscenza con tutti gli iscritti.