Cultura & Società
Giovani toscani, crescono cyberbullismo e consumo di alcol
Ha aperto il convegno Fabio Voller, che ha spiegato come uno dei punti di forza dello studio EDIT sia il vasto campione di persone su cui si basa. Tra febbraio e maggio di quest’anno sono stati intervistati circa 6.800 studenti di 80 istituti secondari toscani diversi che hanno risposto ad un questionario contenente domande non solo riguardanti la loro esperienza «su strada», ma anche sul loro stile di vita e le abitudini. EDIT infatti non si occupa solamente di incidenti e infortuni stradali ma analizza una serie di fattori che delineano la situazione dei giovani in Toscana.
Durante la mattinata, oltre a Voller, sono intervenuti altri esperti dell’Azienda Regionale di Sanità. Francesco Innocenti ha illustrato i dati relativi ai comportamenti alla guida e l’infortunistica stradale del mondo giovanile in Toscana, mettendo in evidenza le cause principali degli incidenti (guida in stato psico-fisico non idoneo e distrazioni al volante). Alice Berti ha esposto i risultati della ricerca che riguardano l’alimentazione, l’uso di sostanze e le possibili malattie riscontrabili in questa vulnerabile età come la ludopatia. Caterina Silvestri ha invece parlato dello stato emotivo e dei comportamenti a rischio che caratterizzano il mondo giovanile di oggi, come l’eccessivo uso degli smartphone, il bullismo (e cyberbullismo) e la sfera della sessualità.
Roberto Ricciotti dell’Istituto degli Innocenti, ha spiegato il lavoro che quest’istituto svolge per aiutare i bambini e le famiglie del nostro territorio in difficoltà attraverso azioni più o meno invasive. Invitata al congresso anche Elisa Benedetti del CNR di Pisa che ha parlato dello studio ESPAD Italia, che analizza l’utilizzo di alcol, tabacco e sostanze psicotrope in tutta la nazione.
Nella Tavola rotonda conclusiva, un breve dibattito e scambio di opinioni sui dati raccolti dallo studio EDIT e in che modo utilizzarli per la prevenzione e la sicurezza della salute giovanile in Toscana.