Prato

Giovani in preghiera, i nuovi incontri

di Lucia PecorarioOgni volta richiama dai duecento ai trecento ragazzi di Prato, che si ritrovano insieme per pregare. Sono gli incontri di «Giovani in preghiera», l’appuntamento più sentito tra quelli organizzati dalla Pastorale giovanile: il primo appuntamento della nuova stagione è per lunedì 8 alle 21 nella parrocchia di Tobbiana. Spiega don Alessio Santini, responsabile della Pastorale giovanile e organizzatore degli appuntamenti insieme all’equipe composta da suor Marinella e Deborah Tesi: «Il cammino quest’anno prende spunto dagli slogan di due importanti appuntamenti, la Gmg di Madrid e l’anno conclusivo della missione diocesana, che il Vescovo Simoni ha voluto accompagnare con la presenza di Maria in Diocesi: “Maestro, che devo fare?” è il messaggio ripreso dalla Gmg e affine alla domanda che ogni giovane si fa nella vita. Poi la risposta, che ci viene data dalla Peregrinatio Mariae: “Fate quello che vi dirà”, dalle parole che Maria rivolge ai servi alle di nozze di Cana». Nel primo degli incontri, intitolato appunto «Quello che vi dirà, fatelo!», a guidare la preghiera dei giovani sarà madre Gabriela, badessa del monastero di san Clemente. «È la prima volta che viene a parlare una monaca di clausura, e questo può sembrare strano – spiega don Alessio – ma abbiamo pensato a lei perché le persone contemplative hanno una visione più profonda delle cose rispetto alla nostra». Il secondo appuntamento, il 13 dicembre in Duomo, si intitola «Avvenga di me secondo la tua parola», ed è di nuovo dedicato alla figura di Maria. Da gennaio, poi, prende avvio un cammino «per arrivare ad ascoltare la Parola del Signore». Si parte il 10 gennaio a San Giorgio a Colonica con «Devo occuparmi delle cose del Padre mio»; si prosegue il 7 febbraio a Santa Lucia con «Una sola cosa è necessaria»; poi il 14 marzo alla Resurrezione con «Chi è il mio prossimo?», il 4 aprile a Galciana «Io ti dico: alzati!»; e infine il 9 maggio a Sant’Agostino «Il seme è la Parola». «Questi incontri sono momenti gioiosi, di vera comunione per i ragazzi. Il pregare insieme li mette in relazione profonda, è una risposta a quei bisogni a cui magari non sanno dare un nome». Gli incontri sono aperti a tutti. Perché venire? «Per ascoltare una parola che ci aiuti a vivere le esperienze di tutti i giorni».

(dal numero 39 del 7 novembre 2010)