Vita Chiesa

Giovani francescani crescono

di Marco BenniciLe fraternità della Gioventù francescana della Toscana vivono in questi giorni (19, 20 e 21 novembre) il loro ritiro regionale, che si svolge ogni tre anni. Ad accogliere i circa cento ragazzi toscani che si preparano per il nuovo cammino di formazione 2004-2007 è la città di Livorno, dove è appena nata una nuova «Gifra». Serena Grazzini di Montecatini, presidente del Consiglio regionale della Gifra, spiega il significato e i contenuti di questo incontro. Il cammino Gifra è un percorso molto strutturato. Raccontaci cosa succederà dopo questo ritiro regionale?

«Il nuovo Consiglio regionale è stato eletto il 21 marzo scorso. Per ora ci siamo dedicati alla programmazione degli eventi della scorsa estate e alla redazione di un programma triennale che presenteremo alle varie fraternità regionali durante il ritiro di Livorno. L’esperienza che sto facendo come presidente regionale è molto importante. Noi membri del Consiglio regionale siamo al servizio della varie fraternità e dovremmo ricreare tra noi quello stesso vincolo di fraternità che Francesco ha saputo ispirare e realizzare con i suoi compagni di viaggio».

Quali sono i contenuti del nuovo progetto triennale?

«Il progetto triennale che proporremo a Livorno ha come tema principale la comunione. Comunione tra le varie fraternità dei frati minori ma anche con le fraternità dei frati cappuccini e dei conventuali, ma anche con le clarisse, la chiesa in generale e il terzo ordine francescano. In particolare per quest’anno ci prepareremo alla Gmg di Colonia a cui parteciperemo tutti insieme come Gifra nazionale. Per il 2006 stiamo preparando la Missione nazionale sulle spiagge, che, incrociando le dita, potrebbe essere fatta proprio sui lidi toscani. Per il 2007 ci attende invece il Capitolo nazionale dei giovani. Per la preparazione di questi grossi eventi ci stiamo organizzando in una serie di equipe nazionali, io faccio parte della equipe nazionale di annuncio». Senti, mi viene da lanciarti una provocazione: il cammino scout prevede al termine del percorso di formazione la «partenza». Nel cammino Gifra c’è qualcosa del genere?

«No, ma dovrebbe essere così. Il cammino scout inizia molto prima di un cammino Gifra. La media dei giovani di una fraternità francescana è di 22-25 anni, ci sono alcune fraternità anche più “vecchie”. La Gifra però non è un “parcheggio”. È un momento di formazione al termine del quale starà ad ognuno scegliere la propria strada nella Chiesa e nel mondo. Alcuni giovani per esempio si affacciano al pre-ofs, cioè al cammino per prepararsi ad entrare nell’Ordine Francescano Secolare. Il progetto formativo che viene proposto mira quindi a stimolare i giovani gifrini a fare delle scelte di impegno, di vita e di servizio, come laici o religiosi, nutrendosi in questo percorso della spiritualità francescana».

Adesso alla famiglia francescana toscana e regionale si aggiunge una fraternità neonata, quella di Livorno. Come presidente regionale ti chiedo un augurio e una promessa.«Per tre giorni le fraternità di Firenze, Pistoia, Pisa, Sinalunga e S.Romano saranno a Livorno per ribattezzarsi come gioventù francescana e per tenere a battesimo alla presenza del Padre provinciale Maurizio Pietro Faggioni la fraternità di Livorno. In questi anni questa nuova fraternità ce la siamo cullata e continueremo a cullarcela con estrema attenzione. Lo siamo sempre stati, ma da domenica 21 saremo come Consiglio regionale anche al servizio di questa nuova fraternità. L’augurio è che questi giovani sull’esempio di San Francesco possano diventare dei cristiani con la “c” maiuscola e che con il loro esempio di vita possano fecondare tutta la Chiesa livornese».