Cultura & Società

GIOVANI E POLITICA, PRESENTATA A FIRENZE UN’INDAGINE

Solo due studenti su dieci credono che nei dibattiti in tv si affrontino problemi seri per il paese; quattro su dieci ritengono che i vari Ballarò, Porta a Porta, Anno Zero abbiano trasformato la politica in uno spettacolo come tanti altri mentre il 42,4% dichiara che bisognerebbe fare più attenzione ai progetti e meno alle esibizioni dei politici. Quasi il 38% si informa attraverso motori di ricerca. Quando leggono un giornale solo il 4% leggono le pagine dedicate alla politica nazionale.Questi alcuni fra i dati emersi da una indagine “sulle informazioni che i minori hanno della politica attraverso i media”. Curata dal Centro Studi Minori e Media di Firenze (presieduto da Laura Sturlese con Isabella Poli direttore scientifico di un Comitato guidato da Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale), la ricerca è stata presentata questa mattina nella sede de l Consiglio Regionale in un convegno di studio svolto con il patrocinio di Regione Toscana e Università di Firenze.La ricerca ha coinvolto 1505 studenti in 18 scuole in 12 province di 7 regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Sicilia): i ragazzi, in sintesi, bocciano sia i media che il mondo della politica. Sfiduciati (46,5%) e delusi – si legge in una scheda del Centro Studi Minori e Media –, gli studenti si dichiarano in maggioranza (oltre il 60%) disinteressati alla politica e il giudizio sull’informazione politica dei media è molto severo: povertà, ambiente e pari opportunità sono temi che, secondo gli intervistati, non hanno spazio sui media. Bocciata anche la scuola, nel processo di formazione di una coscienza civica delle nuove generazioni quarant’anni dopo il 1968: fra le fonti di informazione politica, la scuola viene solo al quinto posto dopo famiglia (al primo posto), media, amici e li bri. Molte le lacune dimostrate dagli studenti (Tony Blair e Robert Kennedy, ad esempio, sono stati collocati fra i candidati alle recenti elezioni presidenziali Usa mentre cinque studenti su dieci ignorano il significato di “par condicio” e solo due su dieci sanno cosa si intende quando si dice che il governo “pone la fiducia”).La “effettiva importanza” di questa ricerca è stata sottolineata dall’assessore Agostino Fragai, titolare in Regione Toscana della delega alla partecipazione, secondo cui “tutti dovremmo riflettere seriamente davanti a questi dati: noi come politici, tornando a una politica intesa come autentico servizio per l’interesse generale, ma anche un sistema mediatico dove è difficile far passare notizie importanti mentre spesso sono le beghe di corridoio a finire in prima pagina”.Il candidato più conosciuto alle scorse elezioni italiane? Bertinotti (a Boselli la palma di meno conosciu to). Il 54% degli intervistati ha collocato Berlusconi nel centro destra e il 38,3 nella destra. Ma c’è anche un 2,2% secondo cui Berlusconi è di centro sinistra se non addirittura di sinistra (1,6%).Alla domanda aperta (“cosa ne pensi della politica”) alcuni hanno risposto. “marea di carte e parole”, “stupenda se venisse gestita meglio”, “un circolo ricreativo”, “valido strumento di mediazione”, “vorrei un governo di pensatori e filosofi”. Dalle risposte – sottolinea il Centro Studi – emerge un’analisi abbastanza critica e motivata dell’informazione politica, ma anche una forte aspettativa per una politica “nobile” nei media e nel paese.Gli studenti toscani risultano meno sfiduciati dalla politica rispetto ai loro coetanei di altre regioni (ne sono stati intervistati 729, residenti in cinque province): il 46% di coloro che potevano votare ha dichiarato di interes sarsi abbastanza o molto di politica. Per informarsi sulla politica più dell’80% del campione toscano segue il tg e, quando sfogliano un giornale, i ragazzi toscani leggono più dei loro coetanei la pagina della cronaca locale.Maggiori informazioni sulle attività del Centro Studi su www.minorimedia.it Nel corso del convegno sono intervenuti, fra gli altri, la preside della Facoltà di Scienze Politiche fiorentina Franca Alacevich e il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli. (cs-Mauro Banchini)