Dal 5 al 7 gennaio una ventina di giovani della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro si recheranno a Villa Sant’Angelo, alle porte di L’Aquila, per stare accanto alle popolazioni ancora duramente colpite dal terremoto dell’aprile del 2009. I volontari sono stati invitati dalla popolazione in ricordo di amicizie che risalgono ai tempi dell’emergenza e saranno alloggiati presso il campo attrezzato di Caritas Umbria nel paesino di Pile, nella periferia di L’Aquila. L’iniziativa è coordinata dalla Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e si inserisce in un percorso di sostegno materiale e animazione pastorale, iniziato subito dopo la fine della prima emergenza causata dal sisma. Oltre all’aiuto messo in campo per rispondere alle necessità primarie, ancora tanto è da fare: Caritas promuove iniziative che possano far rifiorire la socialità e le relazioni messe anch’esse a dura prova dagli eventi dell’aprile 2009. In questo percorso è nata la collaborazione con il gruppo interparrocchiale di Camucia Diamogustoallavita, con la Compagnia della Speranza di Arezzo, e con i giovani che svolgono il servizio civile presso la Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. La nuova collaborazione si inserisce nel lavoro che svolge continuativamente la delegazione di Caritas Toscana e Caritas Italiana assicurano accanto alla agente. L’iniziativa intende proseguire nel cammino fatto di prossimità e di sostegno alle persone colpite dal sisma spiega il direttore della Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro don Giuliano Francioli, che aggiunge: La logica che ci guida non è di fare dell’assistenzialismo ma di individuare i bisogni e le necessità che possano risollevare e ricollocare dal punto di vista sociale ed economico le persone, soprattutto i giovani, ancora residenti nei luoghi devastati dal sisma. Inoltre, è un’importante esperienza formativa e di crescita per i nostri giovani.
Arezzo, 3 gennaio 2011
L’Ufficio stampadella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro