Vita Chiesa
Giorno e notte davanti all’Eucaristia
di Maurizio Gori
Nel mese di maggio di quest’anno sono cinque anni che è iniziata l’Adorazione perpetua dell’Eucarestia nella chiesa di San Paolo a Pistoia. L’idea è nata dalla Fraternità di Gerusalemme, i monaci in città, che ha il carisma della preghiera continua. Infatti, con quest’iniziativa si tiene viva la preghiera giorno e notte davanti all’Eucarestia, con una staffetta continua di fedeli, che è interrotta solo durante la Messa delle 10 della Domenica. L’adorazione è per 24 ore al giorno, per 365 giorni l’anno. Questo progetto – come ci dice don Giordano Favillini, priore della Fraternità – è rivolto ai laici delle parrocchie ed è gestito da loro. Nell’arco della settimana sono circa quattrocento le persone che si avvicendano in quest’orazione continua, provenienti da tutta la Diocesi.
L’adorazione avviene in una piccola cappella, adiacente alla Chiesa, con una porta a vetri e l’ingresso sulla strada. Vi sono trecento persone iscritte e che coprono regolarmente un orario, altre cento vengono saltuariamente e ancora cento persone che mediamente si fermano per pregare quando passano davanti alla Chiesa.
Quest’esperienza ha la sua origine dalla Basilica di Sant’Anastasio a Roma. La testimonianza dell’Adorazione Eucaristica Perpetua (A. E. P.) è quella di porre il Cristo al centro della vita, trovare uno spazio di riflessione e di raccoglimento, anche nei momenti più intensi della nostra quotidianità. La volontà di questi gruppi è quella di ripartire dal silenzio, per ascoltare la voce di Dio; il silenzio del momento dell’adorazione e la sosta nella corsa di tutti i giorni. Si vuole tenere accesa la fiamma della preghiera che intercede per tutti i cittadini di Pistoia e per tutto il mondo.
L’organizzazione si rifà al Capitolo 5, versetti 6 e 12 dell’Apocalisse, nella visione dei quattro esseri viventi e di ventiquattro vegliardi. I quattro esseri corrispondono alle quattro fasce orarie: dalle 24 alle 6; dalle 6 alle 12; dalle 12 alle 18 e dalle 18 alle 24. Vi sono ventiquattro volontari responsabili ciascuno di un’ora della giornata. Ogni responsabile tiene i contatti con tutti quelli che vengono a pregare in quell’ora. Il parroco è la figura di riferimento di questo gruppo di fedeli.
In sostanza, quando nella città, anche nella notte, quando ci si diverte o si dorme c’è sempre qualcuno che veglia e prega.
Le cinque sedi toscane dell’associazione
L’esperienza dell’Adorazione eucaristica perpetua ha la sua origine dalla Basilica di Sant’Anastasio a Roma, come progetto per rigenerare la vita religiosa delle parrocchie: alla base le esortazioni contenute nel magiestero della Chiesa che sottolineano la necessità di questa pratica religiosa. Giovanni Paolo II scriveva, ad esempio, nella sua enciclica Ecclesia de Eucaristia: «c’è un rinnovato bisogno di trattenersi a lungo, in spirituale conversazione, in adorazione silenziosa, in atteggiamento di amore, davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento». Per conoscere meglio l’Aep si può consultare il sito www.adorazioneperpetua.it
In pochi anni l’adorazione perpetua si è diffusa in varie regioni d’Italia, e anche la Toscana conta ormai cinque chiese in cui viene praticata.
Donoratico: parrocchia S. Bernardo Abate (via Matteotti, 23 – tel. 0565/775064)
Lamporecchio: parrocchia Santo Stefano (via Santo Stefano, 4 – tel. 0573 82079)
Pistoia: parrocchia S. Paolo Apostolo (via della Rosa, 39 – tel. 0573 20291)
Prato: parrocchia di S. Paolo (via di San Paolo, 220 – tel. 0574 36937)
Scandicci: parrocchia Santa Maria a Scandicci (piazza Benini, 1 – tel. 055 250178)
Da non dimenticare che nella nostra regione sono presenti anche altre esperienze di adorazione eucaristica perpetua, come quella delle suore Calasanziane di via Faenza, a Firenze, o delle suore Carmelitane di Santa Teresa in via Bernardo Rucellai, a due passi dalla Stazione di Santa Maria Novella, dove l’adorazione eucaristica va avanti ininterrotta da oltre un secolo.
Sabato 12 giugno il primo raduno regionale: a Pistoia anche le ostie del miracolo eucaristico
Tutto ebbe inizio il 14 agosto 1730, quando alcuni ladri rubarono dalla Chiesa di San Francesco a Siena, la pisside d’argento, che conteneva 351 Ostie consacrate. Erano così numerose perché il giorno dopo si sarebbe celebrata la solennità dell’Assunzione di Maria.
Dopo tre giorni di ricerche, il 17 Agosto, le ostie rubate furono ritrovate integre nella Chiesa senese di Santa Maria di Provenzano, in una cassetta per le elemosine.
Riportate solennemente in San Francesco, si trovano, ancora oggi, in questa Chiesa, integre come al momento del ritrovamento, intatte e incorrotte. «È la presenza»- disse Giovanni Paolo II, dopo averne, a Siena, ascoltata la storia.
Le sacre particole saranno a Pistoia sabato 12 giugno, nella chiesa di San Francesco per il primo Convegno regionale dei gruppi d’Adorazione eucaristica perpetua (A.E.P.).
Il convegno regionale ha in programma alle 15 una lectio del vescovo di Pistoia monsignor Mansueto BianchiGiovanni D’Ercole, vescovo ausiliare dell’Aquila e un’Adorazione guidata da don Alberto Pacini, tra i fondatori dei gruppi d’Adorazione Eucaristica Perpetua, che si stanno diffondendo in tutta Italia.
Il Convegno ha il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Pistoia e il sostegno economico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano.