Chiediamo con forza alla politica di aprire una stagione di vere riforme che garantiscano, insieme, il risanamento dello Stato, l’equità e la giustizia sociale. Se infatti è fondamentale la tenuta dei conti pubblici, lo è anche quella della coesione sociale, vero patrimonio collettivo del Paese. Così Andrea Olivero, portavoce del Forum del terzo settore, ha portato il suo saluto all’evento organizzato oggi a Roma, nella giornata internazionale del volontariato, parlando alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e di centinaia di volontari giunti all’Auditorium Conciliazione dalle varie parti d’Italia per una giornata di festa e riflessione, commemorazione e progettazione del futuro. Ricordando Sandro Usai e Francesco Bazzari, i due volontari recentemente morti, rispettivamente, in Liguria e in Burundi, Olivero ha rimarcato che il volontariato è una delle grandi risorse della società italiana e della democrazia, promotore di società civile e fattore di crescita della coesione sociale. Nell’attuale momento storico che chiede uno sforzo di proposizione di nuovi modelli sociali, inclusivi e solidali, il volontariato e il terzo settore ha rimarcato Olivero sono pronti a rispondere a queste sfide e ad assumersi la propria responsabilità, secondo il principio della sussidiarietà, insieme con tutte le altre componenti della società civile e politica. Il nostro presente si chiama solidarietà, sussidiarietà e partecipazione civica. È un passaggio dell’Appello del volontariato letto oggi a Roma, nel corso dell’evento organizzato da Forum del terzo settore, Centri servizi del volontariato e Conferenza permanente delle associazioni, federazioni e reti di volontariato, in occasione della Giornata internazionale. Oggi il volontariato e il terzo settore si legge nell’appello sono un soggetto strutturato che opera con quasi 6 milioni di volontari e gode della fiducia della stragrande maggioranza degli italiani. Questo ci rende particolarmente consapevoli della responsabilità della nostra azione e della necessità di continuare a dare risposte, insieme agli altri soggetti della società civile e della politica, alle sempre più pressanti richieste di aiuto che si levano da chi ancora è escluso dai diritti fondamentali e vive situazioni di grave difficoltà e di emarginazione. Per il futuro, prosegue il messaggio, c’impegniamo a collaborare, consci della complessità in cui viviamo, a continuare la nostra collaborazione con tutte le forze sociali e le istituzioni mettendo a disposizione le nostre competenze e la gratuità della nostra azione sociale. Anche il nostro futuro conclude ci vedrà artefici di solidarietà, sussidiarietà e partecipazione civica. (Sir)