Prato

Giornata per la Vita: un impegno, servire l’uomo

Si celebra questa domenica la trentesima Giornata nazionale per la Vita. Numerose le iniziative promosse per quest’occasione a Prato da Movimento per la Vita pratese, Centro di aiuto alla Vita e ufficio diocesano per la pastorale familiare.Si comincia questo sabato 2 febbraio, alle 13, con la distribuzione delle primule, fiore simbolo di questa giornata, nel reparto maternità dell’ospedale di Prato. Alle 18 ci sarà in Cattedrale la concelebrazione eucaristica, animata dal coro della parrocchia di Gesù Divin Lavoratore e trasmessa in diretta su Tv Prato. Domenica 3 febbraio, alle 19, in Cattedrale, la celebrazione presieduta dal Vescovo Simoni. Il sabato successivo, 16 febbraio, nella sala conferenze di S. Agostino, dalle 9, seminario di studi sulla «sindrome post-aborto».Il volantino che promuove le manifestazioni per la Giornata per la Vita a Prato raccoglie le foto di figure simbolo dell’impegno a favore della vita: da Giorgio La Pira, a Giovanni Paolo II a Madre Teresa di Calcutta. Tutti servitori della vita. E «Servire la Vita» è proprio il tema che è stato scelto a livello nazionale per la riflessione in questa giornata. «Diciamo grazie a tutti coloro che scelgono liberamente di servire la vita», si legge nel documento preparato dal consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana per la giornata. «La civiltà di un popolo di misura dalla sua capacità di servire la vita. I primi a essere chiamati in causa sono i genitori. Lo sono al momento del concepimento dei loro figli: il dramma dell’aborto non sarà mai contenuto e sconfitto se non si promuove la responsabilità nella maternità e nella paternità». Ma, secondo la Cei, «Servire la vita significa anche non metterla a repentaglio sul posto di lavoro e sulla strada e amarla anche quando è scomoda e dolorosa, perché una vita è sempre comunque degna in quanto tale. Ciò vale anche per chi è gravemente ammalato, per chi è anziano o a poco a poco perde lucidità e capacità fisiche: nessuno può arrogarsi il diritto di decidere quando una vita non merita di essere vissuta». Conclude il documento: «Grazie: voi che servite la vita siete la parte seria e responsabile di un Paese che vuole rispettare la sua storia e credere nel futuro».

(dal numero 5 del 3 febbraio 2008)

CAV, Casa Aurora in dirittura d’arrivo

Una vendita di bulbi e primule in una trentina di parrocchie della Diocesi. È questo il modo con cui il Centro di aiuto alla Vita di Prato raccoglierà fondi per le proprie attività questo sabato e domenica. «È un momento molto importante per noi, per la sensibilizzazione e la vitale raccolta di offerte», spiega Patrizia Benvenuti, del Cav. Nel corso del 2007 sono state 176 le gestanti a presentarsi per chiedere aiuto al Cav pratese: se si aggiungono le 33 gestanti per le quali l’assistenza era cominciata nel 2006, si arriva a un totale di 209. Dieci erano incerte o intenzionate ad abortire: in tre di queste hanno proseguito la gravidanza. Al Cav si sono presentate, lo scorso anno, 80 madri con figli già nati: queste si sono sommate alle altre 186 per le quali l’assistenza era cominciata negli anni precedenti. Impressionante anche il numero dei bambini assistiti: sono 413 (di cui 147 nati nel solo 2007). Il Cav offre aiuti con generi di prima necessità, buoni spesa, aiuti economici e sostegno psicologico, grazie al suo personale volontario. Diventa dunque fondamentale il sostegno dato anche in questa occasione.Altra fondamentale attività del Cav è quella della casa Aurora, che dal ’96 ospita, in via Carraia, madri in difficoltà. Nel solo 2007 ne sono state aiutate 9, in prevalenza straniere (61 le mamme, con 64 bambini, ospitate dall’inizio dell’attività). Ma la domanda è altissima. Tanto che l’attuale appartamento, in grado di ospitare 4 mamme, risulta insufficiente. Per questo sono in corso i lavori per aprire una nuova Casa Aurora, che potrà accogliere 10 gestanti e mamme con i bambini e che si trova in via Zipoli. L’inaugurazione è prevista per questa primavera. Il Cav pratese desidera ringraziare il Vescovo e la Caritas diocesana (che si è impegnata in prima linea nel sostenere il progetto) e quanti hanno dato sostegno economico: Comune e Provincia di Prato, Caritas italiana, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Quaresima di Carità 2007, Cna Artigianato pratese, Citep, Conenergia-Consiag, Lions Club Prato Borgo al Cornio, Lions Club Castello dell’Imperatore, Lions Club Prato Host, Rotary Club «Filippo Lippi», Associazione Prato Lirica, Lanificio Bellucci, Falegnameria Bottari e i tanti privati che hanno contribuito. La struttura avrà anche una sala giochi che sarà allestita grazie ai ragazzi della Castellina.