Vita Chiesa
Giornata per la Vita: Marina Casini Bandini, il valore della dignità
Non, però, una Giornata di protesta, ma una giornata per costruire la civiltà della verità e dell’amore. Il tema di quest’anno mette insieme due beni tanto fondamentali da essere inscindibili: libertà e vita. Un messaggio coraggioso e necessario, in un contesto culturale che interpreta la libertà come autodeterminazione assoluta, fine in sé, affermazione dell’ “io” e del “mio” anche a costo di eliminare un altro, cosa tanto più facile quanto più l’altro è inerme, piccolo, povero come è ogni essere umano nella fase che va dal concepimento alla nascita. C’è un inganno in questa idea di libertà che chiama libertà la sopraffazione e che paradossalmente provoca “costrizioni”. Basti pensare alle donne che ricorrono all’aborto perché “costrette” (dai condizionamenti, dalle pressioni, dagli algidi “che fai, lo tieni?”, dalla mancanza di aiuti…) e alle persone malate o disabili indotte a chiedere la morte dalla solitudine, dalla paura, dalla sofferenza non lenita, dal sentirsi un peso per gli altri, dalla carenza di assistenza, da difficoltà di vario genere… Quando la società propone una cultura che mette da parte il rispetto per la vita degli ultimi spostando tutto sul consenso e/o sul tornaconto individuale, ecco che si perde la libertà e anche la vita viene tragicamente sacrificata. La libertà, invece, ha a che fare con la verità ed è lo strumento per amare, accogliere la vita, prendersi cura, passare dall’indifferenza alla responsabilità e all’interessamento verso l’altro. Assumere uno stile di vita che pone a fondamento delle scelte concrete il primato dell’essere sull’avere, sul fare, sull’apparire e che onora in tutti, dal concepimento alla morte, quell’inestimabile valore chiamato dignità umana è il criterio decisivo per distinguere la vera dalla falsa libertà e dare compimento – si legge nel messaggio dei Vescovi – ad una libertà che può cambiare la storia.
*presidente Mpv