Toscana

Giornata delle migrazioni, più attenzione ai minori

di Raffaele Iaria

La prossima Giornata mondiale delle Migrazioni si celebrerà il prossimo 17 gennaio. Tema della Giornata, scelto da papa Benedetto XVI, sarà «I migranti e i rifugiati minorenni». Per l’occasione papa Raztinger ha rivolto un messaggio nel quale sottolinea che la celebrazione di questa Giornata «mi offre nuovamente l’occasione di manifestare la costante sollecitudine che la Chiesa nutre verso coloro che vivono, in vari modi, l’esperienza dell’emigrazione».

Il pensiero del Papa va ai «più piccoli» ricordando che «Gesù stesso da bambino ha vissuto l’esperienza del migrante». Ed osserva: «Se la Convenzione dei Diritti del Bambino afferma con chiarezza che va sempre salvaguardato l’interesse del minore», purtroppo «nella realtà questo non sempre avviene».

«Mentre cresce nell’opinione pubblica – spiega il Papa – la consapevolezza della necessità di un’azione puntuale e incisiva a protezione dei minori, di fatto tanti sono lasciati in abbandono e, in vari modi, si ritrovano a rischio di sfruttamento». Da qui l’auspicio «che si riservi la giusta attenzione ai migranti minorenni, bisognosi di un ambiente sociale che consenta e favorisca il loro sviluppo fisico, culturale, spirituale e morale». Papa Ratzinger cita poi «un aspetto tipico della migrazione minorile» che è costituita dalla situazione dei ragazzi nati nei paesi ospitanti oppure da quella dei figli che non vivono con i genitori emigrati dopo la loro nascita, ma li raggiungono successivamente: «Questi adolescenti fanno parte di due culture con i vantaggi e le problematiche connesse alla loro duplice appartenenza, condizione questa che tuttavia può offrire l’opportunità di sperimentare la ricchezza dell’incontro tra differenti tradizioni culturali».

Benedetto XVI ricorda poi i minori rifugiati che chiedono asilo, «fuggendo per varie ragioni dal proprio paese, dove non ricevono adeguata protezione».

Il messaggio di Benedetto XXI si conclude con un duplice appello. Alle parrocchie e alle molte associazioni cattoliche chiede di compiere «grandi sforzi per venire incontro alle necessità di questi nostri fratelli e sorelle». Poi, esprimendo «gratitudine» per quanto si sta facendo con «grande generosità», invita i cristiani «a prendere consapevolezza della sfida sociale e pastorale che pone la condizione dei minori migranti e rifugiati».

Il papa – afferma il neo direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Giancarlo Perego – «ci aiuta a guardare ai volti dei minori migranti e rifugiati». Sono «i volti di almeno 850.000 minori immigrati in Italia, che crescono ogni anno di circa 100.000, tra nuovi nati e ricongiunti alle famiglie; sono i volti dei 650.000 minori italiani emigranti; sono i volti degli oltre 7.500 minori non accompagnati e lontani dalla famiglia; sono i volti dei circa 300 minori richiedenti asilo e rifugiati in Italia nel 2008». Volti e storie che chiedono la tutela di «diritti fondamentali, primo fra tutti, la protezione soprattutto nelle situazioni di sfruttamento, di abbandono». Per il direttore della Migrantes la conoscenza di questo mondo, «senza pregiudizi e superficialità, oltre che essere un impegno per le istituzioni, è anche un compito pastorale importante per le nostre comunità parrocchiali, soprattutto da parte delle comunità giovanili e degli oratori, della pastorale scolastica e familiare, per costruire modelli di casa e di famiglia, di città che sappiano tradurre in esperienze coerenti di cura e di inclusione “il Vangelo della solidarietà”».In’Italia la Fondazione Migrantes, accanto al titolo del messaggio indicato dal Papa, aggiungerà «Il minore migrante e rifugiato: una speranza per il futuro». La Regione che ospiterà la manifestazione nazionale sarà la Campania. In questa regione si sono svolti una serie di incontri in preparazione della giornata. Il 17 gennaio la messa in diretta su Rai Uno andrà in onda da Capua e sarà presieduta da mons. Bruno Schettino, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione Cei per le migrazioni.