Sono ormai 2 milioni e mezzo le donne immigrate nel nostro Paese. Sono bambine di pochi giorni o donne anziane e provate, madri di famiglie, giovani imprenditrici e studenti. Provengono da quasi 200 Paesi del mondo. L’Italia oggi vive anche di loro e con loro: nelle fabbriche e nelle case, nelle imprese e negli ospedali. Le incontriamo nelle metropoli come nei piccoli comuni. E’ quanto afferma mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes nella Giornata dedicata alle donne. L’8 marzo ricordiamo anche le donne immigrate, soprattutto se sfruttate, lontane dai propri figli, vittime di tratta o di abusi dimenticati e nascosti, spiega: i loro volti spesso tradiscono una vita sofferta, un dolore incompreso, una lontananza indesiderata. Questo giorno le aiuti a sentirsi persona, a recuperare dignità, a non spegnere i sogni, aggiunge ancora mons. Perego con un pensiero particolare attraversando il Mediterraneo, alle donne del Nord Africa insanguinato, alle donne uccise, alle madri che hanno perso un figlio, anche attraversando il Mare nostrum, alle mogli di chi si è armato ed è lontano da casa. A loro l’8 marzo porti la speranza di una pace e di una democrazia presto compiute.Sir