Una richiesta al governo di investire di più nel servizio civile all’estero dei giovani e non tagliare la cooperazione internazionale. Lo ha detto oggi a Roma Sergio Marelli, presidente delle Ong italiane, durante la cerimonia di consegna dell’Oscar del volontariato internazionale promossa da Volontari nel mondo-Focsiv, che ha visto premiata Alida De Bortoli, 25 anni, volontaria in servizio civile in un progetto di educazione alla pace con i bambini del Kosovo. Sono circa 30.000 i giovani che hanno chiesto di prestare servizio civile il prossimo anno, finora tutte donne, fino a che non verrà abolita la leva militare nel 2005. L’Ufficio nazionale per il servizio civile ha di recente ampliato da 200 a 400 unità il numero delle persone che possono prestare il servizio civile all’estero, ma va ulteriormente potenziato, ha detto don Paolo Tarchi, direttore dell’ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro, che insieme alla Focsiv promuove la campagna Tutto il mondo è paese, per educare alla cittadinanza mondiale: Una recente indagine dell’Iref ha rilevato che il 30% dei giovani italiani è disposta ad impegnarsi nel volontariato ha osservato don Tarchi -. Lo Stato deve allora sostenere questa disponibilità, visto che l’esperienza all’estero ha un alto valore educativo per chi la fa e per le comunità dove viene prestato il servizio. Vantaggi ribaditi dai relatori, che hanno rilanciato anche l’idea di permettere il servizio civile ai figli degli immigrati regolari, prevedere un servizio civile europeo (Costituzione europea), inserire l’educazione al volontariato nei programmi scolastici.Sir