Firenze

Giornata del povero: il cardinale Betori alla Messa di San Procolo e alla mensa Caritas

La Messa di San Procolo fu istituita da Giorgio La Pira a favore dei più poveri: ancora oggi al termine della celebrazione, alla quale sono invitati i poveri della città, viene distribuito il pane. L’arcivescovo di Firenze ha ricordato le parole di Papa Francesco sulla povertà che «ci interpella ogni giorno con i suoi mille volti segnati dal dolore, dall’emarginazione, dal sopruso, dalla violenza, dalle torture e dalla prigionia, dalla guerra, dalla privazione della libertà e della dignità, dall’ignoranza e dall’analfabetismo, dall’emergenza sanitaria e dalla mancanza di lavoro, dalle tratte e dalle schiavitù, dall’esilio e dalla miseria, dalla migrazione forzata». Raggiungere queste condizioni di povertà, ha aggiunto Betori, «esige che anche noi ci si riconosca poveri così da stabilire una situazione di condivisione. Ciò induce a denunciare che nella diffusa cultura dell’autosufficienza risiede la radice profonda delle diseguaglianze, delle sopraffazioni e delle violenzeche si moltiplicano attorno a noi. La cultura dell’autosufficienza a sua volta produce quella che il Papa definisce cultura dello scarto e dello spreco. Ad essa egli ci invita a reagire con l’incontro,il dialogo e la condivisione. Questa chiesa della Badia Fiorentina – ha concluso – nel secolo scorso, ha raccolto una viva testimonianza di incontro, dialogo e condivisione nella persona e nell’opera di Giorgio La Pira. A noi esserne eredi meno indegni possibile».

Dopo la messa il card. Betori ha pranzato alla mensa San Francesco della Caritas. A tavola con lui si sono seduti gli ospiti abituali della mensa, un gruppo di ragazzi provenienti dal nord Africa che stanno frequentando la scuola di Agata Smeralda “In Altre Parole” e i volontari che quotidianamente si occupano di chi ha più bisogno. I piatti sono stati realizzati con i prodotti salumi, formaggi, verdura, dolci che Agata Smeralda ha acquistato dalle aziende del Centro Italia colpite dal terremoto, mentre la carne e’ stata generosamente offerta dalla Cooperativa agricola Firenzuola del Mugello.