Vita Chiesa
Giornata del malato: il Papa concede l’indulgenza plenaria
Il «dono delle indulgenze» a quanti, «veramente pentiti e stimolati dalla carità, sull’esempio del Buon Samaritano, con spirito di fede e con animo misericordioso, pongano se stessi a servizio dei fratelli sofferenti e, se a loro volta malati, sopportino i dolori e le avversità della vita, innalzando con umile fiducia l’anima a Dio e offrendo aperta testimonianza di fede attraverso la via del Vangelo della sofferenza». A concederlo è il Papa, in occasione della prossima Giornata mondiale del malato che si celebrerà dal 7 all’11 febbraio sul tema: «Va’ e anche tu fa’ lo stesso» (Lc 10,37). L’esempio additato da Benedetto XVI è quello del Buon Samaritano, che insegna a «fare del bene a chi soffre e fare del bene con la propria sofferenza», come si legge nella «Salvifici doloris».
A conclusione della Giornata – si ricorda nel decreto, diffuso oggi dalla penitenzieria apostolica, e firmato dal penitenziere maggiore, card. Monteiro De Castro, e dal reggente, mons. Krzysztof Nykiel – mons. Zygmunt Zimoski, presidente del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, inviato speciale del Papa, presiederà nel Santuario Mariano di Altötting, della diocesi di Passau, una solenne concelebrazione eucaristica con l’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli Infermi.
In vista dell’appuntamento, «particolarmente solenne», di quest’anno, Benedetto XVI concede l’indulgenza plenaria a quei fedeli che, «con animo veramente pentito e contrito», dal 7 all’11 febbraio parteciperanno «devotamente a una cerimonia celebrata per impetrare da Dio i propositi della Giornata mondiale del malato e reciteranno il Padre Nostro, il Credo e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria». Indulgenza plenaria anche ai fedeli che «negli ospedali pubblici o in qualsiasi casa privata assistono caritatevolmente, come il Buon Samaritano, gli ammalati e, a motivo del loro servizio, non possono partecipare alle funzioni», se in quei giorni «presteranno generosamente almeno per qualche ora la loro caritatevole assistenza come se lo facessero allo stesso Cristo Signore».
I fedeli, infine, che «per malattia, per età avanzata o per altra simile ragione, sono impediti dal prendere parte alla cerimonia», otterranno l’indulgenza plenaria purché, «avendo l’animo distaccato da qualsiasi peccato e proponendosi di adempiere non appena possibile le solite condizioni, partecipino spiritualmente alle sacre funzioni», attraverso la tv e la radio, offrendo a Dio «le loro sofferenze fisiche e spirituali». Indulgenza «parziale», invece, «a tutti i fedeli ogniqualvolta rivolgeranno a Dio misericordioso, con cuore contrito», nei giorni della Giornata, «devote preghiere in aiuto degli infermi nello spirito del corrente Anno della fede».