Vita Chiesa
Giornata del malato, don Angelelli (Cei): “Nella fiducia il senso della relazione di cura”
“Il prendersi cura si realizza quando si stabilisce una forte relazione di fiducia tra colui che cura e la persona bisognosa di cura. E questa indicazione di Papa Francesco, nel suo Messaggio per la XXIX Giornata mondiale del malato, è particolarmente importante in questo tempo pandemico”. A sottolinearlo è don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, riflettendo con il Sir sull’edizione 2021 della Giornata che ricorre oggi, 11 febbraio, memoria liturgica della Madonna di Lourdes, sul tema “Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. La relazione di fiducia alla base della cura dei malati”. “Non si tratta – spiega il sacerdote – di fornire solo una terapia, una diagnosi o un percorso clinico; la persona sofferente ha bisogno di sentirsi ‘curata’. Il medico, l’infermiere, gli operatori sanitari devono avere la capacità, il tempo, la possibilità di stabilire una relazione di fiducia con lei”.
Mai come in questi mesi la fragilità sperimentata ci fa sentire quanto abbiamo bisogno gli uni degli altri…
E’ una delle grandi lezioni che ci sta impartendo la pandemia. Fino a un anno fa pensavamo che la salute fosse un bene individuale, una dimensione personale del nostro vissuto; ora abbiamo toccato con mano che all’interno della comunità umana c’è una profonda interdipendenza. Rischiamo di perderci tutti se non agiamo insieme. A partire dai gesti più semplici – ma altruistici e di grande responsabilità – come indossare la mascherina o vaccinarsi; gesti con i quali proteggo me stesso ma anche il mio prossimo.