Iniziava l’estate dello scorso anno ed eravamo usciti soltanto da qualche settimana dal primo lungo lockdown che ci aveva costretti a sospendere l’attività pastorale e liturgica oltre ai vari impegni fino ad allora portati avanti. Proprio la riflessione durante quelle settimane di marzo e aprile – nelle quali pochissima gente si vedeva in giro, se non per brevi passeggiate – ha portato alla richiesta ufficiale, formulata dal nostro vescovo Stefano Manetti e pervenuta alla segreteria generale della Cei, di ospitare a Montepulciano la Giornata nazionale per la custodia e la salvaguardia del creato.Una richiesta che, dopo una breve valutazione da parte dei competenti organismi della Chiesa italiana, è stata accolta e che vedrà ospitare nella diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza – e in special modo a Montepulciano – la XVI edizione della giornata. La data scelta, così come consuetudine, è il primo fine settimana del mese di settembre. Grande fermento dunque e molti preparativi in atto per un programma che – nonostante le limitazioni dovute alla pandemia che pian piano stanno esaurendosi – sarà ricco e vedrà coinvolta la fascia giovanile.Il programmaIl programma si snoderà nei giorni 4 e 5 settembre. Per l’occasione mons. Manetti ha costituito un comitato preparatorio formato da presbiteri e laici che, in questi mesi, hanno messo nero su bianco le varie attività previste. Il tutto col coordinamento dell’ufficio della Cei per la pastorale sociale ed il lavoro e dell’ufficio per l’ecumenismo. Si parte, appunto, al mattino del sabato 4 settembre con un convegno al teatro Poliziano, gentilmente concesso dalla giunta comunale guidata dal sindaco Michele Angiolini. Il convegno vedrà – ed è la prima volta – la presenza dei fratelli cristiani ortodossi; due relazioni faranno da guida, la prima affidata a don Luca Mazzinghi, biblista di fama internazionale e attualmente docente della Facoltà teologica dell’Italia centrale. La seconda relazione, in attesa di conferma, è affidata a un noto fisico e accademico di livello nazionale che ha contribuito in questi mesi a stilare il piano nazionale di ripresa e resilienza per la ripartenza del Paese. Il convegno vedrà il saluto delle autorità locali e la partecipazione dei delegati dalla regione e dalla Conferenza episcopale toscana.Il pomeriggio lo spazio sarà prettamente riservato ai giovani. Due santuari mariani infatti verranno toccati dal servizio diocesano per la pastorale giovanile per l’organizzazione della «passeggiata» che coronerà la prima giornata di celebrazioni. Il santuario della Madonna della Querce e il tempio di San Biagio, entrambi «segnati» da miracoli mariani qualche secolo addietro. Dalla Madonna della Querce – attraverso le vigne e gli oliveti – i ragazzi si muoveranno insieme al vescovo verso il tempio rinascimentale: durante il tragitto sono previste alcune soste durante le quali si rifletterà sul Messaggio per la sedicesima Giornata che proprio da pochi giorni i vescovi hanno approvato e sull’enciclica papale «Laudato si’». All’arrivo, nel prato di San Biagio, un momento di festa ricreativo e la preghiera alla Madonna del Buon Viaggio.Al mattino della domenica 5 settembre, proprio nella chiesa di San Biagio – interessata in queste settimane dai lavori di riduzione del rischio sismico della grande cupola progettata da Antonio da Sangallo il vecchio – è prevista la celebrazione eucaristica solenne, alla presenza dei fratelli ortodossi, presieduta dal nostro vescovo e trasmessa in diretta dalla Rai per la conclusione della due giorni ricca di impegni.Il tema«Camminare in una vita nuova» è il tema – mutuato dalle lettere paoline – scelto per la celebrazione della Giornata nazionale per la custodia e la salvaguardia del creato. Il sottotitolo scelto è «La transizione ecologica per la cura della vita». Nel messaggio approvato dall’episcopato italiano infatti si legge: «Nella transizione ecologica, si deve abbandonare un modello di sviluppo consumistico che accresce le ingiustizie e le disuguaglianze, per adottarne uno incentrato sulla fraternità tra i popoli». La sedicesima Giornata per il creato sarà il banco di prova per una Chiesa che – anche nel periodo più duro della pandemia – è stata accanto alla gente, condividendone le speranze e le angosce. Una Chiesa fatta di uomini e donne di buona volontà che, affidandosi all’Altissimo, vogliono contribuire efficacemente a una transizione ecologica dove l’essere umano sia il centro della progettazione e del nuovo umanesimo auspicato dal Santo Padre Francesco a Firenze nel novembre 2015, in occasione del Convegno ecclesiale nazionale. Una Chiesa che, con la gioia del Vangelo, apprezza e ringrazia il Signore per quanto ci ha dato attraverso il creato. Che qui, nella diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, si rispecchia in maniera mirabile attraverso dei paesaggi, non disegnati da pittori, rimasti immutati nei secoli e che fanno di questa terra un unicum a livello internazionale.*Parroco di Montepulciano