La solidarietà internazionale è fondamentale per venire incontro ai bisogni umanitari urgenti dei rifugiati e degli altri profughi costretti a lasciare le proprie case. Milioni di persone dipendono dalle Nazioni Unite per aiuti materiali. Ma le persone allontanate dalla propria terra necessitano anche di un rifugio e di tutela giuridica perché, a differenza di quanti si muovono liberamente per il mondo, i rifugiati non possono tornare a casa. È un richiamo al sostegno e alla comprensione da parte degli individui e delle istituzioni, quello contenuto nel messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, in occasione della Giornata mondiale dei rifugiati che si celebra oggi. I rifugiati spiega Ban Ki-Moon – non abbandonano le loro case e i loro Paesi per libera scelta, sono costretti a farlo a causa di conflitti e persecuzioni. In molti casi fuggono per salvare le loro stesse vite e l’esilio è fonte di sofferenze indicibili. E se rispetto al passato i dati ufficiali si attestano su livelli bassi, ciò è dovuto al fatto che questi dati non tengono conto di altri gruppi: gli sfollati interni al proprio Paese (quasi 20 milioni quelli assistiti dall’Onu in 23 Paesi) e gli apolidi, privi di diritto di nazionalità (6 milioni in circa 60 Paesi).Sir