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GIORNATA CULTURA EBRAICA: IL 5 SETTEMBRE A LIVORNO SU «ARTE ED EBRAISMO»

“La cultura è uno strumento di progresso e la Giornata europea della cultura ebraica è il frutto della grande evoluzione nei rapporti tra ebraismo e società”. Così Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, intervenuto questa mattina a Roma alla presentazione – presso il ministero per i Beni e le attività culturali – dell’undicesima Giornata europea della cultura ebraica che si svolgerà domenica 5 settembre su “Arte ed ebraismo”. “L’ebraismo – ha proseguito Gattegna – è un insieme di antico e moderno, non è solo una religione ma anche cultura, storia e molto altro. Noi abbiamo il desiderio di conoscere, e di farci conoscere”. “Dai tempi antichi fino ad oggi l’ebraismo è presente in Italia con un patrimonio culturale molto importante” ha sottolineato il sottosegretario del ministero, Francesco Maria Giro, secondo il quale la Giornata, che l’anno scorso ha registrato oltre 60mila partecipanti, è “l’occasione per parlare della sua valorizzazione, direzione verso la quale ci stiamo muovendo, ed è un ‘memento’ per mantenere gli impegni”. La manifestazione, si svolge in 28 Paesi del vecchio continente e vede coinvolte in Italia ben sessantadue località. “Capofila” per l’Italia quest’anno è Livorno, “città simbolica” perché “città di mare e porto di accoglienza degli ebrei cacciati dalla penisola iberica, e dei profughi dell’area mediterranea” ha detto Alain Elkann, consigliere del ministro.“Il mare nella storia ha sempre significato il ‘mezzo’ di arrivo e di partenza di genti e popoli, di flussi migratori e spostamenti verso luoghi di approdo e di salvezza per migliaia di uomini, anche nella nostra epoca; è sempre stato simbolo di libertà” ha aggiunto Yoram Ortona, consigliere Ucei delegato alla Giornata. Di Livorno ha parlato anche il presidente della locale Comunità ebraica, Samuele Zarrough, sottolineando come “il programma previsto sia molto variegato. Livorno è sempre stata una città aperta e tollerante, dove non sono mai esistiti ghetti ebraici. E se noi siamo stati sempre bene accolti, il 5 settembre saremo noi ad accogliere la cittadinanza alle nostre iniziative, che spazieranno dalla cultura all’arte, all’enogastronomia, a molto altro”. In calendario nelle 62 località coinvolte visite guidate, concerti e spettacoli, mostre e conferenze, percorsi enogastronomici, incontri e confronti, !all’insegna della conoscenza di una grande cultura, antichissima seppur profondamente immersa nella modernità”. Il tema scelto quest’anno, “Arte ed ebraismo” analizzerà “il rapporto complesso tra rappresentazione figurativa e tradizione ebraica”.Sir