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GIORNATA CONTRO LA POVERTÀ: IL 10 DICEMBRE TANTE INIZIATIVE IN ITALIA E NEL MONDO

La lotta alla povertà e il sostegno agli otto obiettivi di sviluppo del millennio saranno al centro delle iniziative previste in Italia e nel mondo per il 10 dicembre, in occasione del 56° anniversario della dichiarazione dei diritti umani. Migliaia di persone si mobiliteranno rispondendo all’invito della coalizione mondiale “Global Call to action Against poverty” di promuovere una giornata di azione per i diritti umani e per la lotta contro la povertà e l¹ingiustizia (www.rightsactioncampaign.org). In Italia, la Tavola della pace e il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e per i diritti umani, in collaborazione con la Campagna delle Nazioni Unite “No excuse 2015”, hanno promosso la distribuzione di “quaderni di pace contro la povertà” nelle scuole di tutta Italia. 80 enti locali italiani hanno aderito all’iniziativa e il 10 dicembre 100.000 studenti riceveranno un quaderno contenente un messaggio personale di Kofi Annan, segretario Generale dell¹Onu, e dei materiali informativi sugli otto obiettivi di sviluppo del Millennio. Gli studenti avranno, inoltre, la possibilità di scrivere un messaggio di pace ai bambini israeliani e palestinesi e di adottare un nuovo compagno di scuola in Terra Santa. A Firenze gli 8000 studenti che la mattina del 10 dicembre parteciperanno all’ ottavo Meeting sui diritti umani “Le troppe verità. L’informazione come diritto”, promosso dalla Regione Toscana, presso il Mandela Forum, riceveranno delle cartoline da inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per sollecitare il rispetto degli impegni assunti dal governo italiano in occasione del “Vertice del Millennio” del 2000. A New York, inoltre, ci sarà la presentazione del sito della Campagna “No excuse 2015”: www.millenniumcampaign.org. “Il primo diritto umano che continua ad essere maggiormente violato nel mondo – ha dichiarato Flavio Lotti, uno dei portavoce italiani della Campagna “No excuse 2015”- è il diritto alla vita. Ancora oggi quasi la metà della popolazione mondiale è costretta a lottare per la sopravvivenza”. Sir