Cultura & Società

Giorgio La Pira: card. Bassetti (Cei), «oggi l’Italia ha bisogno di uomini come lui»

«La dimensione della fede precede e ispira ogni azione dell’impegno sociale e politico di La Pira. Tuttavia, oggi, proprio quando vengono presentate le sue pubblicazioni giovanili, ovvero nel momento della sua riscoperta di Dio, penso che sia opportuno ribadire con forza sintetizzando questo aspetto attraverso tre concetti: il materialismo cristiano, l’eucarestia e l’attualità». Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, intervenendo ieri alla presentazione dei primi tre volumi della «Opera omnia» di Giorgio La Pira nella Sala della Regina a Palazzo Montecitorio. La Pira «ribadiva con forza il cuore della fede cristiana – la resurrezione della carne – come evento incontrovertibile, al tempo stesso, storico e futuro. E, dall’altro lato, apriva immediatamente una riflessione sulla dimensione sociale del cristianesimo. Ovvero, su una fede che, coerentemente, inclina a prendersi cura di quello che Cristo stesso ha amato». Da ciò, «scaturisce la cura dei poveri e l’amore per l’altro» perché «è decisivo imparare che il problema degli altri è il mio. Giorgio La Pira lo aveva imparato ad una scuola speciale, quella della eucarestia celebrata coi i poveri. In particolare la Messa dei poveri di San Procolo e poi alla Badia».

«La vicenda personale di Giorgio La Pira -ha proseguito Bassetti – ci dice che l’Eucarestia è all’origine del suo impegno limpido, senza riserve, nelle istituzioni democratiche del nostro paese, che egli stesso del resto aveva contribuito a disegnare».  L’Eucarestia è «a un tempo la realizzazione e la prefigurazione dell’unità, nella differenza, dell’intera famiglia umana, il lievito della fraternità universale, il luogo dove il cristiano avverte, chiara e forte, la gioia di avere fame di giustizia e di pace. Un punto di unità che investe totalmente la coscienza del cristiano, e la sua responsabilità nei confronti dei fratelli che incontra nel mondo. È adulto il cristiano che si nutre dell’eucarestia e sa che essa è il culmine e la fonte del suo impegno anche politico. Quanta libertà ha dato a La Pira l’Eucarestia, in ogni sua azione, perfino nei confronti dei papi!». Per il card. Bassetti, «oggi l’Italia ha bisogno di uomini come La Pira»: «Ha bisogno di uomini con il suo candore, con il suo spirito di servizio, con il suo essere controcorrente, con la sua integrità morale, con la sua audacia e, soprattutto, con la sua fede. Una fede che a volte lo faceva apparire ingenuo e fuori dal tempo agli occhi di molti suoi colleghi politici – perfino cattolici – ma che invece gli dava una forza inesauribile e un coraggio mai domo nel combattere le battaglie più diverse: dalla lotta per la pace, alla difesa della famiglia».

«La Pira rappresenta, senza dubbio, quella fedeltà e quell’unità del magistero sociale della Chiesa cattolica a cui tante volte mi sono richiamato. Un magistero unitario che non può essere strumentalizzato o dimenticato in alcune sue parti proprio oggi che viviamo in un mondo liquido, dove tutto sembra precario e incerto». Ne è convinto il card. Gualtiero Bassetti, che ha poi osservato come da un lato le nuove tecnologie, «accompagnate dalla diffusione di un umanesimo ateo, come lo definiva il padre De Lubac, minano la statura ontologica dell’uomo e la salvaguardia del Creato. Dall’altro lato, una serie di nuove ideologie, spesso associate a visioni xenofobe e suprematiste, minacciano le basi di una convivenza civile e dialogante». «I laici cattolici, di fronte a questi richiami mondani che a volte possono essere addirittura suadenti, sono chiamati a testimoniare con coraggio martiriale la fede nel Risorto e, sull’esempio di La Pira, ad assumere la sobrietà e la carità come stili di vita. La nostra società – ha proseguito il presidente della Cei – ha un grande bisogno di uomini e donne che non scendano a patti con la mondanità nichilista, con l’individualismo esasperato e con l’arroganza diffusa che, oggi, troppo spesso, si combina drammaticamente con la superficialità». Giorgio La Pira, ha concluso il card. Bassetti, «essendo un credente autentico e quindi un uomo libero che ha avuto il coraggio di sostenere opinioni scomode, non è mai sceso a patti con la mentalità di questo mondo. Per questo motivo, ancora oggi è un esempio di vita per tutti ed è un monito importantissimo per tutti coloro che rivestono incarichi di responsabilità».