Vita Chiesa
Giordania, il 10 gennaio il card. Parolin inaugura la chiesa del Battesimo di Gesù al fiume Giordano
Il segretario di Stato vaticano e il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, presiederanno la messa. Le reliquie di papa Giovanni Paolo II e dei Santi Martiri di Damasco, tra gli altri, saranno collocate all’interno dell’altare
Il 10 gennaio, il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e il card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei latini, presiederanno la messa durante la quale verrà dedicato l’altare e inaugurata la Chiesa del Battesimo del Signore al fiume Giordano (Al-Maghtas).
Le reliquie di papa Giovanni Paolo II e dei Santi Martiri di Damasco, tra gli altri, saranno collocate all’interno dell’altare. A dare la notizia è il patriarcato latino di Gerusalemme. Situato nella regione di Qafra, in Giordania, Al-Maghtas (noto anche come Betania al di là del Giordano), è venerato dalla tradizione cristiana come il luogo in cui Gesù fu battezzato da Giovanni Battista. Nel 2015, l’Unesco lo ha inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale, riconoscendone l’importanza storica e religiosa.
Recentemente scoperti e conservati, i gradini di marmo, descritti da Antonino Martire (570 d.C.), che scendono verso il fiume Giordano dove un tempo i sacerdoti eseguivano i battesimi. Oggi i pellegrini possono scendere i gradini di marmo per essere battezzati nelle acque del fiume Giordano. Sull’intonaco originale sono stati scoperti migliaia di segni di croce, probabilmente fatti dai credenti che sono stati battezzati in questo luogo sacro. Nel 2003, come riferisce il Patriarcato latino di Gerusalemme, il re Abdullah II di Giordania ha donato 30 dunams di terreno per la costruzione di una chiesa cattolica ad Al-Maghtas, fornendo uno spazio accogliente per i pellegrini. Il 10 maggio 2009, Papa Benedetto XVI, insieme a Re Abdullah II e alla famiglia Hashemita, ha posato la prima pietra della Chiesa cattolica e del Monastero di Al-Maghtas, consolidando il continuo sostegno della famiglia reale al sito.
Il sito ha visto le visite papali di Giovanni Paolo II nel 2000, di Benedetto XVI nel 2009, e di Papa Francesco nel 2014.
Con una superficie di 2.200 metri quadrati, la chiesa può ospitare oltre 1000 fedeli, sarà una delle più grandi del Medio Oriente, unendosi ad altri importanti luoghi di pellegrinaggio e preghiera come la chiesa dell’Annunciazione, la chiesa della Natività e la chiesa del Santo Sepolcro. I frati e le suore del Verbo Incarnato si occuperanno della manutenzione del sito, dell’accoglienza dei pellegrini, della preghiera e delle messe. Costruita in pietra di tafouhi, una pietra giallastra proveniente da Hebron, la chiesa presenta vetrate realizzate in Libano nello stile della cattedrale di Chartres, una delle più celebri strutture gotiche della Francia. La chiesa è stata designata come meta di pellegrinaggio per i fedeli che potranno ricevere l’indulgenza plenaria durante il Giubileo della Speranza 2025.