Toscana

GIOCO D’AZZARDO: RETE DI AIUTO IN TOSCANA PER LE PATOLOGIE

Creare una rete di aiuto e assistenza a livello territoriale destinata ai giocatori d’azzardo patologici, ovvero tutte quelle persone che a causa di questo vizio, che in molti casi sfocia in una vera e propria dipendenza, si trovano a far fronte a vari tipi di problemi: personali, sociali, finanziari, legali, lavorativi ma anche psicologici e medici. Con questo obiettivo la Regione Toscana ha organizzato un corso di formazione diretto a tutti i soggetti del territorio coinvolti nella tematica del Gap, il Gioco d’Azzardo Patologico, ovvero medici, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, personale degli enti locali e degli enti ausiliari, Forze dell’Ordine, gruppi di auto-mutuo-aiuto. L’attività, spiega una nota, sarà articolata in tre edizioni che si terranno in ciascuna area vasta regionale. Oggi si è tenuta la giornata introduttiva ad Arezzo. Domani sarà la volta di Firenze (presso l’ex ospedale psichiatrico di San Salvi) e sabato di Lucca. Il corso è riservato complessivamente a 210 partecipanti (70 per ogni Area Vasta). Dopo la giornata introduttiva, il corso vero e proprio si articolerà in 4 giornate e mezzo (comprese in 2 moduli) che affronteranno tutti gli aspetti del Gap. Il primo modulo, che affronterà la diagnosi e il trattamento psicologico del giocatore oltre agli aspetti sociali, giuridici ed economici della presa in carico, é in programma il 17 e 18 aprile. Seguirà il secondo modulo, il 6, 7 e 8 giugno, dove si parlerà della clinica, della rete territoriale e dell’integrazione.(22/03/2007 ANSA).

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