Toscana

Gioco d’azzardo, Firenze stoppa slot machine 6 ore a giorno

Stando all’atto, le sale giochi dovranno rimanere chiuse dalle 18 alle 24 tutti i giorni dell’anno, mentre le slot dovranno essere completamente spente dalle 13 alle 19 negli altri esercizi autorizzati (bar, ristoranti, alberghi, rivendite di tabacchi, esercizi commerciali, agenzie di scommesse, sale bingo). E per coloro che violeranno i paletti fissati da Palazzo Vecchio è prevista una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro, mentre alla seconda multa «collezionata» nel corso dell’anno scatterà la sospensione dell’attività per tre giorni e della possibilità di accendere gli apparecchi.

L’intervento, come spiega l’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re, è frutto «di un complesso lavoro fatto con Anci e con l’Università di Firenze. I dati sulla situazione nel territorio fiorentino sono molto preoccupanti e registrano un incremento di oltre il doppio del consumo di gioco d’azzardo nell’ultimo biennio rispetto alla media nazionale, con una spesa pro capite che supera del 6% la media nazionale».

A queste cifre, aggiunge Del Re, «corrisponde un aumento del 76% delle richieste ai centri Serd (servizi per le dipendenze, ndr) per disturbo da gioco d’azzardo». Per questo, conclude, «andremo avanti con la lotta alla ludopatia, non solo con provvedimenti restrittivi ma anche puntando sulla cultura. Ad esempio estendendo, come abbiamo fatto, gli orari di apertura delle biblioteche comunali: meno macchinette, più salute pubblica».

Il provvedimento fa seguito al regolamento sul gioco lecito approvato dal Consiglio comunale nel novembre scorso, che rimandava ad apposite ordinanze per la limitazione degli orari di apertura e a fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco (fino a sei ore complessive, come previsto nell’intesa tra Stato, Regioni ed Enti locali del 7 settembre 2017). Sul fronte della prevenzione della ludopatia è impegnato l’assessorato al Welfare. Per combattere il gioco d’azzardo patologico, spiega l’assessore Sara Funaro, «abbiamo realizzato, insieme all’asl Toscana Centro, due nuovi progetti denominati “Reti di prevenzione” e “Play off – Switch on, il gaming in adolescenza”, che si rivolgono a giovani e meno giovani. Perché la ludopatia interessa in modo trasversale tutte le età e tutti i ceti sociali». Attraverso questi due progetti, che rientrano nell’ambito del piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo, «cerchiamo di intervenire sui fronti della sensibilizzazione e della prevenzione, soprattutto sui giovani che sono una delle fasce più a rischio».