Vita Chiesa
Gerusalemme: Santo Sepolcro riaperto. P. Patton, «riconoscenti ai pellegrini per la pazienza»
«Dopo la riapertura della basilica del Santo Sepolcro, desideriamo esprimere la nostra più profonda riconoscenza ai pellegrini di tutto il mondo per la comprensione dimostrata nei nostri confronti e per la pazienza con cui hanno vissuto questa situazione. Questo disagio può forse aiutare a comprendere il disagio spesso sperimentato dalle nostre comunità locali e dai cristiani che vivono in Terra Santa». Lo scrive padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, nel messaggio di ringraziamento ai pellegrini per la comprensione dimostrata in seguito ai disagi causati per i tre giorni di chiusura del Santo Sepolcro, a Gerusalemme.
L’iniziativa era stata intrapresa in segno di protesta contro una proposta di legge depositata alla Knesset e alcune iniziative della Municipalità che «avrebbero messo a repentaglio il servizio delle Chiese alla piccola comunità cristiana che vive nella Città Santa e la presenza stessa di una comunità cristiana locale». «Sapevamo – si legge nel testo – che questa scelta estrema, volta a scuotere i nostri interlocutori e l’opinione pubblica, avrebbe creato disagio a molti pellegrini giunti fin qui per pregare nel luogo santo della Passione, morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Ciò ha creato disagio e dispiacere anche a noi: siamo ben consapevoli che per molti il pellegrinaggio a Gerusalemme è un fatto unico nella vita e frutto di molti sacrifici». Padre Patton sottolinea che «alla solidarietà e comprensione dimostrata dai pellegrini giunti a Gerusalemme da ogni continente, si è aggiunta la voce della comunità cristiana locale a cui esprimiamo la nostra riconoscenza per aver accompagnato l’iniziativa in modo solidale, pacifico e con la preghiera».
Il Custode racconta anche che «gli stessi frati e monaci che sono rimasti chiusi dentro la basilica, durante questi giorni, hanno continuato a celebrare al suo interno i Santi Misteri e a pregare per una soluzione rapida e costruttiva di questo momento critico».