Toscana

G8: GIUDIZIO CRITICO DALLA FONDAZIONE GIUSTIZIA E SOLIDARIETÀ

“Il Vertice di Heiligendamm non ha segnato passi in avanti nel finanziamento dello sviluppo ne’ sul tema dell’educazione per tutti”: lo afferma la Fondazione “Giustizia e Solidarietà” (Fgs) promossa dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) per dare continuità alla Campagna giubilare per la riduzione del debito estero. “Il finanziamento allo sviluppo – spiega il direttore Riccardo Moro – è una questione rilevante e irrinunciabile, tuttavia il G8 non dice nulla di nuovo e non assume nuovi impegni”. Inoltre, nel documento finale “non c’è nessun nuovo impegno sul debito estero e di questo invece ci sarebbe stato bisogno”. Per la Fgs, dal Vertice emerge la convinzione che “bastano crescita e liberalizzazione dell’economia per garantire lo sviluppo del Sud del mondo”. Ma questa idea “non tiene conto che le risorse sono limitate a livello ambientale, e che servono più incisive politiche di inclusione affinché la ridistribuzione divenga un obiettivo reale e siano tutelati i diritti fondamentali”. “Il documento – continua Moro – pone una forte enfasi sulla crescita economica ma non sull’educazione, una dimenticanza ancora più appariscente alla luce del forte appello di Benedetto XVI”. Per il direttore della Fgs, “è positivo che ci sia un’attenzione alle pandemie” e in particolare alla sindrome di immunodeficienza acquisita (sida/aids) “ma non soddisfa l’impegno finanziario annunciato di 60 miliardi di dollari, che oltretutto è di dubbia interpretazione: non si capisce infatti se si riferisca a stanziamenti aggiuntivi o se sia semplicemente precisata la destinazione di risorse già stanziate”. Sul tema del commercio internazionale, Moro rileva come positivo che si torni a parlare di “aid for trade” e si sia abbandonata la linea del “trade not aid”, identificando così il commercio come un volano dello sviluppo del Sud ma “ugualmente non emerge un effettivo impegno per identificare meccanismi di fiscalità internazionale che rendano il commercio un effettivo strumento di finanziamento dello sviluppo”. Analogamente, non è stata fatta nessuna riflessione sulla necessità di una contribuzione obbligatoria in materia di aiuti e dunque l’aiuto allo sviluppo continua ad essere una liberalità erogata di più ricchi mentre dovrebbe essere un atto di corresponsabilità. Sulla questione climatica, infine, la Fgs esprime apprezzamento per il fatto che “grazie anche alla mediazione italiana, sia stato riportato con chiarezza che l’ambito dedicato alla questione del clima è quello multilaterale”.Misna