Un vertice inutile, con leader irresponsabili: le organizzazioni non governative e della società civile che aderiscono alla Coalizione italiana contro la povertà (Gcap Italia), sono assolutamente scontenti delle conclusioni dei vertici dei G8 e dei G20 di Toronto. Grande disillusione viene espressa soprattutto per gli impegni relativi agli otto Obiettivi di sviluppo del millennio per sconfiggere la povertà nel mondo entro il 2015, rispetto ai quali i Paesi sono in preoccupante ritardo: La situazione economica e finanziaria di questi mesi non fa che aggravare il rischio che gli otto Obiettivi non siano raggiunti con conseguenti drammatiche ricadute sul destino di miliardi di persone che nei Paesi del Sud del mondo subiscono gli effetti e pagano il conto delle responsabilità altrui. Le due dichiarazioni finali, secondo la Coalizione italiana, brillano per inconsistenza: Nessun accenno all’impegno assunto di aumentare l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo; laconiche riaffermazioni degli obiettivi per la lotta ai cambiamenti climatici rimandando ogni decisione alla Conferenza di Cancun; veti incrociati per l’introduzione di una Tassa sulle speculazioni finanziarie; nessun vincolo per attivare una tassa sulle banche responsabili della crisi pagata dai cittadini; dimenticata la lotta ai paradisi fiscali. L’unico impegno assunto precisa la Coalizione italiana è lo stanziamento di 5 miliardi di dollari nel campo della salute materno infantile (Muskoka Initiative), una cifra che le maggiori Organizzazioni Internazionali ritengono pari al 5% di quanto realmente necessario per un intervento risolutivo. Gcap Italia denuncia perciò l’irresponsabilità dei leader delle principali economie mondiali e riafferma con forza la richiesta di un cambio di marcia per garantire il diritto di tutti ad una vita dignitosa. Sergio Marelli, portavoce della Gcap e segretario generale della Focsiv, ritiene che ad ogni vertice si fa un passo indietro. Venti capi di Stato e di Governo che rappresentando il 90% della ricchezza mondiale ed il 75% del totale della popolazione afferma – potrebbero compiere atti decisivi per uscire dalla drammatica crisi in cui versa l’economia globale. E invece nulla. I Governi dei G20 a Toronto conclude Marelli – hanno ancora una volta dimostrato di essere comparse dei veri attori della scena internazionale che restano i grandi finanzieri e gli speculatori privi di scrupoli che speculano sulla pelle di chi perde il lavoro nei paesi ricchi e di chi non lo ha mai avuto nelle tante realtà povere dei Paesi in via di sviluppo.Sir