Questa mattina un gruppo di rappresentanti religiosi ha consegnato al segretario generale della presidenza francese al G8 Laurent Stefanini la dichiarazione che i leader religiosi hanno sottoscritto a Bordeaux alla vigilia del summit di Deauville. A consegnare il testo sono stati il metropolita Emmanuel, presidente dell’Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia, Mohammed Moussaoui, presidente della Comunità musulmana di Francia, il pastore Paul Baty, presidente della Federazione protestante di Francia e William Vendley, segretario generale di Religions for peace. Nella dichiarazione frutto di una due-giorni di lavoro a cui hanno partecipato cardinali, rabbini, imam i leader religiosi avanzano una serie di richieste. La prima è una riforma della governance mondiale, affinché il G8 il G20 si iscrivano più formalmente nel quadro delle Nazioni Unite, aprano le porte ai Paesi a più basso reddito ed abbiano un funzionamento più trasparente in modo che la società civile e gli organismi religiosi possano prendere parte al loro lavoro, influenzare le loro decisioni e assicurarsi che gli impegni siano presi e mantenuti. Nel testo si chiede la riduzione delle emissioni mondiali di gaz a effetto serra, di mantenere l’impegno preso a consacrare lo 0,7% del loro Pil per aiutare i paesi più poveri e maggiori investimenti mondiali in favore della pace, in quanto per ora insignificanti rispetto al budget militare.Sir