La Campagna del Millennio delle Nazioni Unite chiede oggi ai Ministri delle Finanze del G7, che si incontrano in questi giorni a Roma di affrontare la crisi economica globale, di ricordarsi dei più poveri del mondo, che nulla hanno a che fare con le cause della crisi, ma ne stanno scontando le conseguenze. La Campagna del Millennio stima, infatti, che per i prossimi 2 anni i Paesi poveri perderanno oltre 300 miliardi di dollari di Pil come risultato della crisi finanziaria creata dai Paesi ricchi. Si prevede che il numero delle persone che oggi vive con meno di 1 dollaro al giorno potrebbe aumentare fino a 40 milioni ed il numero di quelle che vive con meno di 2 dollari fino a 100 milioni. La Campagna chiede quindi ai Ministri delle Finanze di trovare soluzioni capaci di rispondere ai bisogni delle persone più povere e vulnerabili: creando un vulnerability fund’ per i Paesi poveri colpiti dalla crisi finanziaria; definendo chiaramente piani di azione capaci di mantenere i propri impegni in ambito di Aiuto Pubblico allo Sviluppo; non cedendo alla tentazione di ogni forma di protezionismo e rispettando la moratoria approvata durante il G20 dello scorso novembre. Le decisioni prese durante il G7 avranno un impatto sulle posizioni finali del G8 che si terrà il prossimo luglio.Sir