Italia
FUNERALI SIMONE COLA, MONS. BAGNASCO: «IL SUO SACRIFICIO CI INVITA A NON RASSEGNARCI»
Simone Cola è un altro dei costruttori di pace’ la cui vita è stata spezzata da chi la pace non vuole. E per questo ignobile scopo semina paura, disordine e morte. Il giovane Simone si aggiunge alle altre luci che manifestano la nobiltà del nostro popolo, e che nei nostri militari all’estero, nelle missioni di pace, si traduce in modo particolarmente significativo e apprezzato. Una riconosciuta umanità che si radica e trova linfa nelle tradizioni umane e cristiane del nostro Paese. Lo ha detto mons. Angelo Bagnasco, arcivescovo ordinario militare per l’Italia, nella cattedrale di Ferentino (Fr) durante la messa di suffragio per Simone Cola, il giovane maresciallo dell’aviazione dell’esercito caduto a Nassirya il 21 gennaio scorso. Simone ha affermato l’arcivescovo ha desiderato aiutare il popolo irakeno con un particolarissimo pensiero ai bambini. Era sereno e fiero di poter contribuire ad un corale ed autorevole impegno di solidarietà e di ricostruzione verso un futuro libero e sereno per tutti. Certamente, il suo profondo amore per la famiglia, la sua formazione cristiana, la bontà dell’anima, lo hanno guidato nella scelta di porsi, da militare, a servizio della comunità.