Cultura & Società

FUNERALI RODOLFO DONI: MONS. BETORI, PROTAGONISTA NON SECONDARIO DEL NOVECENTO

“Un testimone significativo di una fede cristiana capace di farsi cultura e comunicazione artistica”. Così mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, definisce lo scrittore Rodolfo Doni, morto domenica scorsa a 92 anni e del quale si sono celebrati stamani i funerali, nella chiesa dei Santi Francesco e Chiara a Montughi. In un ricordo letto dal parroco, padre Giovanni Roncari, mons. Betori esprime la sua “vicinanza” alla famiglia “in questo momento di dolore, in cui come credenti siamo però sorretti dalla nostra fede cristiana nella risurrezione. La stessa fede – aggiunge l’arcivescovo – che negli anni ho potuto incontrare nei miei dialoghi con l’illustre scrittore”. Rodolfo Doni, secondo mons. Betori, “ha fatto entrare nella sua vita la luce della fede che illumina gli interrogativi più profondi della condizione dell’uomo, quelli che la letteratura, quando è autentica, non mette da parte ma affronta con il coraggio della ricerca”. “Il nostro amico – si legge ancora nel testo – questi interrogativi li ha affrontati con un riferimento sempre saldo alla fede cattolica e con un’attenzione vigile alle dinamiche della contemporaneità”. “Di tutto questo siamo grati a Rodolfo Doni, ultimo grande esponente della fucina di letterati cattolici fiorentini del Novecento, di cui è stato protagonista non secondario, nella riservatezza della persona e nella schiettezza dell’artista”. (Sir)