Vita Chiesa
FUNERALI DI MONS. GIUSSANI: IL PAPA, MANTENERE VIVA LA SUA INTUIZIONE CARISMATICA
“Ho appreso con profonda emozione la notizia della morte del caro monsignor Luigi Giussani, sopraggiunta al termine di un lungo periodo di malattia, da lui accettata con spirito di sereno abbandono alla volontà divina e di generosa partecipazione al mistero della croce di Cristo”: con queste parole inizia il messaggio inviato da Giovanni Paolo II per i funerali del sacerdote ambrosiano fondatore di Comunione e liberazione. “La sua scomparsa è motivo di mestizia per i familiari, per il presbiterio di questa Arcidiocesi di Milano, per il movimento di Comunione e liberazione che da lui ha avuto origine e per tante altre persone che lo hanno stimato e amato come zelante ministro di Dio. A tutti aggiunge il Papa mi sento spiritualmente vicino con intenso affetto in questo momento di doloroso distacco”.
Il Pontefice ricorda di avere avuto “varie occasioni di incontrare mons. Luigi Giussani e di ammirarne l’ardente fede, che si traduceva in una testimonianza cristiana capace di suscitare, specialmente tra i giovani, larga e convinta accoglienza del messaggio evangelico”. Il messaggio, letto durante le esequie in duomo a Milano, prosegue così: “Ringrazio il Signore per il dono della sua vita spesa senza riserve nell’adesione coerente alla propria vocazione sacerdotale, nell’ascolto costante dei bisogni dell’uomo contemporaneo e nel servizio coraggioso alla Chiesa”. Il Papa aggiunge che “l’intera sua azione apostolica si potrebbe riassumere nell’invito franco e deciso, che egli sapeva rivolgere a quanti lo avvicinavano, ad un personale incontro con Cristo, piena e definitiva risposta alle attese più profonde del cuore umano”.
“Don Giussani ha proposto la compagnia’ di Cristo ai moltissimi giovani che, oggi adulti, lo considerano come loro padre’ spirituale”. Nella lettera scritta il giorno stesso della morte del fondatore di Cl, il Papa ne descrive le tappe della vita e spiega che il movimento ecclesiale è “cresciuto nel corso degli anni grazie all’ardore apostolico di questo fervente sacerdote ambrosiano”, coinvolgendo “tanti discepoli in un appassionante itinerario missionario”.
Giovanni Paolo II specifica: “Cristo e la Chiesa, sta qui la sintesi della sua vita e del suo apostolato. Senza mai separare l’uno e l’altra, ha comunicato attorno a sé un vero amore per il Signore e per i vari papi che ha conosciuto personalmente. Un grande attaccamento ha avuto anche alla sua diocesi e ai suoi pastori”. Il Papa, che descrive Giussani come “difensore della regione dell’uomo”, si rivolge a quanti lo “hanno conosciuto e incontrato sulla loro strada”, invitandoli a seguirne “fedelmente le orme”, mantenendone “viva la sua intuizione carismatica”. Una citazione specifica giunge, nella lettera, “ai suoi figli spirituali, raccolti nella Fraternità di Comunione e liberazione e nell’Associazione laicale Memores Domini”. (Sir)