Inizia oggi nella cornice del monastero benedettino di Camaldoli la Seconda Settimana teologica della Fuci, che ha per titolo: C’è ancora spazio per un’etica nell’economia? In ascolto della sapienza biblica. 80 giovani universitari provenienti da tutta Italia, partendo dall’ascolto dei testi biblici, cercheranno di riscoprire la nervatura che la Sacra Scrittura ispira circa il rapporto tra etica ed economia. Ci si addentrerà, poi, in un’analisi della vita socio-economica attuale. Guideranno le riflessioni Suor Benedetta Rossi, biblista, e Benedetta Giovanola, docente di Etica ed Economia all’Università di Macerata. «Nelle prime comunità cristiane “nessuno considerava come proprio qualcosa” sottolineano i presidenti della Federazione Martini e Ratti. Vedere come strumento utile al bene comune ciò che possediamo è una lezione da fare nostra».«Ripartiamo da noi concludono i presidenti e dalla sobrietà evangelica che non è pauperismo, ma intelligente possesso dei beni che servono all’umano e non lo devono condizionare».La settimana sarà certamente occasione per approfondire le esigenti e illuminanti indicazioni che il Santo Padre Benedetto XVI ha proposto nella lettera enciclica Caritas in Veritate.Lo sviluppo del tema di studio scelto prevede una serie di lezioni frontali unite a momenti di dibattito e di confronto nei laboratori di gruppo. Nel Monastero le giornate dei partecipanti saranno scandite dai ritmi della preghiera con i monaci, da momenti di svago a contatto con la natura e da serate di divertimento.Si è inoltre conclusa sabato 31 luglio la prima Settimana teologica, che ha avuto per tema: La liturgia: tempo dell’ascolto, spazio del gratuito. In un tempo in cui le logiche della velocità e dell’utile prevalgono su tutto, dove si corre a suon di ritmi concitati e di scambi di interessi, è stata approfondita la conoscenza della liturgia, spazio in cui si incrociano il dono di Dio agli uomini e la lode degli uomini a Dio. I partecipanti, circa 60 giovani provenienti da tutta Italia, sono stati guidati nella riflessione dal Prof. Andrea Grillo, teologo e liturgista, docente al Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma, e da Matteo Ferrari OSB, monaco camaldolese e docente all’Istituto di Liturgia Pastorale S. Giustina di Padova. Il prof. Grillo ha analizzato le azioni fondamentali della liturgia, l’importanza del Movimento liturgico nel XX secolo e le novità portate dalla riforma liturgica nella vita della Chiesa, sottolineando l’importanza della partecipazione di tutti i fedeli alla celebrazione.Il monaco Ferrari, partendo dalla centralità della Veglia Pasquale, ha approfondito il tempo della festa partendo dalle Scritture ebraico – cristiane. Ferrari ha affermato che la caratteristica più importante del momento liturgico è quella di essere spazio di gratuità e momento di donazione totale di sé. «Se il Concilio Vaticano II, definisce la liturgia fonte e culmine dell’azione della Chiesa, a questa scansione sensata del tempo dobbiamo guardare per riscoprire, ad esempio, due concetti che rischiamo di dimenticare: la fedeltà e il dono. Nella liturgia, infatti, emerge proprio la fedeltà dell’amore di Dio che ci invita alla pazienza, vera scuola di vita da abbracciare oggi. E poi questo “spazio santo” può essere letto come tempo donato che ci richiama alla gratuità», hanno scritto i presidenti nazionali nella relazione introduttiva.Maggiori informazioni e materiali utili si trovano sul sito www.fuci.net nella sezione dedicata alle Settimane Teologiche.Nei giorni dall’1 al 7 agosto, per contattarci, è necessario chiamare la foresteria del monastero di Camaldoli: n. 0575 556013