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FREDDO: MARTINI (CARITAS FIRENZE), SERVONO AZIONI PROGRAMMATE

“Equità e tutela” di chi è stato meno fortunato, “si ottengono solo con azioni di programmazione e di politica attenta alle ragioni di una comunità fortemente motivata sui valori della solidarietà e giustizia sociale”. E’ quanto scrive in una lunga nota il direttore della Caritas di Firenze Alessandro Martini che torna così sulla morte di Pal, l’indiano senza fissa dimora trovato cadavere il 29 dicembre scorso nei pressi di un binario morto della Stazione di Campo Marte. In tasca all’uomo era stato trovato un ‘cartoncino’ proprio della Caritas, l’Associazione dove l’indiano ogni tanto andava a cercare un pasto caldo. Martini sottolinea come l’emergenza freddo causata dalle basse temperature passa, mentre “il freddo e il gelo di questa società indifferente ed ingiusta rischiano di restare”. La morte di Pal “ha scosso Firenze ed ha costretto tutti ad interrogarsi sul grande problema sociale dei senza fissa dimora che oramai – continua il direttore della Caritas -, per dimensioni e caratteristiche, non possiamo più affrontare in modo occasionale e residuale nel complessivo impegno verso la fasce deboli della nostra comunità”. Firenze, ricorda ancora Martini, ha sempre “saputo dimostrarsi attenta ai suoi figli più fragili”, coinvolgendo “tutte le anime sensibili e sane che la componevano e che la compongono”. Un patrimonio fatto di parrocchie, associazioni e gruppi di volontariato, e anche dei punti di riferimento socio-assistenziale attivati dal Comune, che “non va disperso”. E, perché questo non avvenga, secondo Martini bisogna “avere il coraggio e la capacità di ripensare complessivamente quantità e modalità degli interventi giustamente coordinati”. (ANSA).